Il primo ministro israeliano esprime la sua insoddisfazione nei confronti di Putin

Il primo ministro israeliano esprime la sua insoddisfazione nei confronti di Putin

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, domenica, ha espresso la sua “insoddisfazione” nei confronti del presidente russo Vladimir Putin dopo che la Russia ha votato al Consiglio di sicurezza dell’ONU a favore di un cessate il fuoco tra Hamas palestinese e Israele a Gaza.

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In una dichiarazione rilasciata dall’ufficio di Netanyahu a seguito di una conversazione telefonica tra i due leader si legge: “Il Primo Ministro ha espresso la sua insoddisfazione per le posizioni contro Israele adottate dai delegati russi alle Nazioni Unite e in altri forum”.

Venerdì la Russia ha emesso una risoluzione al Consiglio di Sicurezza chiedendo un “cessate il fuoco immediato per motivi umanitari” a Gaza, ma gli Stati Uniti hanno posto il veto alla risoluzione, cosa che Israele ha accolto favorevolmente.

Dall’inizio della guerra mortale tra Hamas e Israele, il 7 ottobre nella Striscia di Gaza, Putin è stato critico nei confronti di Israele, denunciando la “catastrofe” umanitaria e chiedendo la creazione di uno Stato palestinese.

La Russia mantiene rapporti amichevoli con Hamas e non considera il gruppo un’organizzazione “terroristica”, a differenza di Israele, Stati Uniti e Unione Europea.



Agenzia di stampa francese

Netanyahu ha anche criticato la “pericolosa cooperazione tra Russia e Iran”, principale sostenitore di Hamas e Hezbollah libanese, dopo la visita del presidente Ebrahim Raisi a Mosca giovedì.

All’inizio dell’intervista Putin si è rallegrato del fatto che “le nostre relazioni si stanno sviluppando molto bene”, mentre le tensioni regionali sollevano lo spettro di un ampliamento della portata del conflitto.

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L’Iran, il principale sostenitore di Hamas, ha avvertito della “possibilità” di una “esplosione incontrollabile” in Medio Oriente, mentre i ribelli Houthi nello Yemen, appoggiati da Teheran, hanno minacciato di attaccare qualsiasi nave nel Mar Rosso diretta verso Israele se i residenti fossero residenti. della Striscia di Gaza no, che ricevono l’aiuto di cui hanno bisogno.

Il capo del Consiglio di sicurezza nazionale israeliano, Tzachi Hanegbi, ha dichiarato sabato: “Se il mondo non affronta questa questione, perché è un problema internazionale, agiremo per porre fine a questo blocco navale”.

Sul fronte settentrionale, Israele è in allerta contro gli Hezbollah libanesi, con i quali ha uno scontro a fuoco quasi quotidiano dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas.



Agenzia di stampa francese

Tuttavia, il primo ministro israeliano ha accolto con favore “gli sforzi russi per liberare un ostaggio russo-israeliano” tra le 240 persone rapite da Hamas il 7 ottobre, e ha chiesto al suo interlocutore di “fare pressione sulla Croce Rossa affinché faciliti visite e medicinali” per circa 137 persone. Secondo la dichiarazione gli ostaggi sono ancora detenuti a Gaza.

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