Il Papa chiede un’economia responsabile del messaggio

Il Papa chiede un’economia responsabile del messaggio

Per costruire una Chiesa più solidale e unita, la responsabilità condivisa, la condivisione e la comunione sono i pilastri che mantengono lo spirito conciliare e missionario. È quanto ha spiegato Papa Francesco ricevendo i membri della Conferenza episcopale italiana incaricati del sostegno economico della Chiesa.

Mari José Moando – Città del Vaticano

Nella mattinata di giovedì 16 febbraio 2023, i responsabili del Servizio per la promozione del sostegno economico della Chiesa cattolica in Italia hanno ricevuto dal Papa indirizzata loro una lettera basata sugli Atti degli Apostoli: si esprime la fede in Gesù Cristo nella vita e attraverso scelte concrete. La nuova forma di vita che caratterizza il Vangelo è quella indicata dal Santo Padre come la vera identità della Comunità Apostolica, capace di trasformare il mondo con i suoi doni, con i suoi doni, manifestando così l’amore che Gesù ha insegnato e donato. . Francesco ha sottolineato che le due parole, corresponsabilità e partecipazione, in una società che cambia, riassumono l’espressione italiana per “Sovvenire”, nella dinamica del sostegno economico della Chiesa. Le due parole, nonostante i tanti cambiamenti storici, restano presenti e costanti nella vita della Chiesa e attraverso di essa nella società.

Muse che promuovono l’impegno e l’impegno

Il Santo Padre ha definito la corresponsabilità come l’opposto dell’indifferenza, cioè l’antidoto contro ogni forma di discriminazione, contro la tendenza a essere superiori solo a se stessi. Nella Chiesa nessuno deve essere un semplice spettatore o, peggio ancora, un emarginato. Tutti dovrebbero sentirsi parte di una grande famiglia. Significa amare, essere una comunità, condividere ciò che abbiamo. Condividendo equamente beni materiali e denaro, perché a nessuno manchino i mezzi di sussistenza. Il Papa li ha incoraggiati a sviluppare una società dal volto materno e uno stile attivo di fraternità, favorendo lo spirito di iniziativa e di solidarietà. In questo, prosegue il Santo Padre, le “souvignes” diventano un modo concreto di esprimere la partecipazione, di presentare quel vincolo di amore che ci unisce come figli dello stesso Padre, fratelli e sorelle nel processo sinodale che preserva il nostro essere collettivo.

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La comunione come testimonianza fa fruttificare i doni ricevuti

Alle due parole che hanno sostenuto il suo discorso, il Santo Padre ne aggiunge una terza: la comunione che nasce dalla corresponsabilità e dalla condivisione. In cambio, motiva l’azienda a condividere e ad assumersi responsabilità condivise. «L’ho sperimentato nei primi due anni del corso sinodale dedicato all’ascolto”ha rimarcato il Santo Padre, che ha poi invitato i partecipanti a fare memoria della parola di Dio che ci definisce figli di Dio attraverso l’amore gli uni per gli altri. “Ora è il momento di testimoniare e di far fruttificare i doni che riceviamo”. Ricordando ancora Francesco, esortandoli a chiedersi se fosse un segno tangibile di unione e di amore? Il Papa ha concluso il suo intervento sottolineando che corresponsabilità, partecipazione e comunione sono i pilastri di questa Assemblea. Evoca le parole chiave del sinodo: comunione, partecipazione, missione. Ci ricordano che tutto nella Chiesa è per il messaggio. Al servizio anche di voi, anche il “Sovvenire” si propone di sostenere le comunità missionarie.

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