Il loro accordo strategico contro i cartelli petroliferi

Il loro accordo strategico contro i cartelli petroliferi

In un altro file, eravamo interessati posizione di John F. Kennedy A proposito di decolonizzazione. JFK era un anticomunista Fallimento della Guerra Fredda. Impedendo alle nazioni che si staccano dai loro padroni coloniali di raggiungere veramente il loro pieno sviluppo, l’Occidente Li ha solo spinti tra le braccia dell’Unione Sovietica. Pertanto, JFK ha adottato un’altra strategia, che è la strategia per promuovere lo sviluppo dei paesi emergenti. Tra i suoi alleati, con l’eccezione del Vaticano, c’era un coraggioso leader industriale italiano, Enrico Mattei. (1906-1962)

Scritto da Claudio Silani

Direttore dell’Executive Intelligence Journal (EIR)

giugno 2009.

In Italia, rinnovato interesse per Enrico Mattei (1906-1962), industriale e politico del dopoguerra, che ha evidenziato il legame che lo univa al presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy, in un accordo strategico volto ad eliminare il dominio del colonialismo britannico su scala globale.

Contrariamente alla versione ufficiale, la storia dell’alleanza Kennedy-Mate dimostra che, dopo la seconda guerra mondiale, il principale conflitto che ha diviso il mondo non è stato lo scontro tra comunismo e “mondo libero”ma tra “Il sistema americano di economia politica” (interpretato da Benjamin Franklin, Alexander Hamilton e Frederick List) e l’Impero britannico, anche se questo fatto è talvolta messo in ombra dalla Guerra Fredda che gli inglesi hanno creato per dividere e governare.

L’assassinio Mattei nel 1962 e l’assassinio Kennedy nel 1963 Porta l’impronta dell ‘”Impero britannico”. La sconfitta del regime americano, dopo l’assassinio di Kennedy, lasciò campo aperto alle politiche imperiali britanniche, facendo precipitare il mondo…

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