Grandinata a Milano e incendi al Sud… L’estate italiana è stata sconvolta dai forti fenomeni meteorologici. Prima ancora, il mese di maggio era stato oscurato dalle quindici vittime delle alluvioni in Emilia-Romagna. È il ministro della Protezione civile, Nelo Musumeci, scelto dalla Meloni, a mettere in guardia dalla “tropicalizzazione” del suo Paese, e a chiedere al governo e al parlamento di adottare misure a tutela della popolazione. Di fronte a questi drammatici eventi, Giorgia Meloni ha annunciato un grande piano “idrologico”, i cui contorni non sono ancora chiari. Sembra che il governo Meloni, che in questi giorni presenta i risultati del suo primo anno al potere, non abbia adottato misure a breve termine per mitigare gli effetti dei disastri, né sia riuscito ad attuare politiche a lungo termine per mettere in difficoltà l’Italia. . Punto di svolta ambientale. Perché per la Meloni, ma anche per altri prima di lei, la priorità sembra essere cercare di rilanciare la crescita italiana, diventata troppo fragile per avviare la transizione verso l’elettricità o le energie rinnovabili.
Allora, questa estate mortale per l’Italia ha sensibilizzato il MSI o la popolazione? Quali sono gli ostacoli politici ed economici alla fase transitoria? Qual è la strategia della Meloni per affrontare questi temi? Quale forza, politica o civica, può portare avanti il discorso ambientale in Italia?
Riferimenti audio
Testimonianze sugli incendi al sud e sui temporali al nord
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