La Cina ha annunciato che domenica effettuerà “pattuglie di combattimento” nel conteso Mar Cinese Meridionale, mentre Filippine, Stati Uniti, Giappone e Australia terranno esercitazioni congiunte lo stesso giorno.
“Il 7 aprile, il Comando del Teatro Meridionale dell'Esercito popolare di liberazione cinese organizzerà pattugliamenti congiunti di combattimento navale e aereo nel Mar Cinese Meridionale”, hanno affermato i militari in una nota.
La dichiarazione aggiunge: “Tutte le attività militari che interrompono la situazione nel Mar Cinese Meridionale e creano punti caldi sono sotto controllo”, in chiaro riferimento alle manovre di altri paesi nelle stesse acque.
Non sono stati forniti dettagli sulla natura delle manovre cinesi e sulla loro esatta ubicazione.
Filippine, Stati Uniti, Giappone e Australia hanno annunciato sabato che domenica terranno esercitazioni navali e aeree congiunte nella zona economica esclusiva delle Filippine.
In una dichiarazione congiunta, i quattro paesi hanno sottolineato che ciò dimostrerebbe “l’impegno collettivo” degli alleati “a rafforzare la cooperazione regionale e internazionale a beneficio di una regione indo-pacifica libera e aperta”.
L'11 aprile è previsto alla Casa Bianca un vertice tripartito tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il suo omologo filippino Ferdinand Marcos e il primo ministro giapponese Fumio Kishida.
Le esercitazioni navali e il vertice arrivano dopo diverse scaramucce tra navi cinesi e filippine vicino agli atolli al largo delle Filippine negli ultimi mesi.
Pechino rivendica la sovranità su quasi tutto il Mar Cinese Meridionale, comprese le acque e le isole al largo delle coste di diversi paesi confinanti, nonostante una sentenza contraria del tribunale internazionale nel 2016.
Alti funzionari statunitensi hanno più volte sottolineato l’impegno “fermo” degli Stati Uniti a difendere le Filippine nel Mar Cinese Meridionale in caso di attacco armato.
Nel frattempo, Filippine e Giappone hanno avviato i colloqui su un accordo di difesa che consentirebbe ad entrambi i paesi di schierare truppe nei reciproci territori. Manila ha già raggiunto un accordo simile con Australia e Stati Uniti.
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