Come Thales Alenia Space vince su SpaceX

Di fronte a Elon Musk, Thales Alenia Space si impone con i suoi satelliti in orbita bassa e geostazionaria e anche nella conquista dello spazio con cabine pressurizzate.

“Non dovremmo essere timidi nell’affrontare SpaceX”, ricorda BFM Business Hervé Derrey, CEO di Thales Alenia Space (TAS) in occasione dell’apertura a Parigi della Global Business Week for Satellites, una conferenza dedicata al dominio spaziale.

Se si parla molto di Elon Musk, con i suoi successi ma anche con una strategia di comunicazione molto offensiva, TAS resta leader mondiale nel settore sia che si tratti di satelliti in orbita bassa (tra 400 e 1000 km), geostazionari (36000 km) dalla Terra) fino alla conquista della luna. Impiega 7.700 persone in 17 siti produttivi in ​​11 paesi e genera 1,8 miliardi di fatturato.

“Siamo in testa, come dimostrano le competizioni che abbiamo vinto in Europa e nel resto del mondo. Nel 2021 abbiamo rafforzato la nostra leadership con cinque satelliti, tre satelliti e due militari”, ha affermato Hervey Derry.

Costellazioni e spazio aperto

Nelle torri, nei confronti degli americani anche l’azienda franco-italiana – partecipata al 67% dal gruppo francese e al 33% dall’italiana Leonard – con sede a Cannes.

“Si parla molto di SpaceX e della sua costellazione Starlink, ma storicamente siamo l’azienda con il maggior numero di lanci e lanci”.

TAS sta costruendo la costellazione LightSpeed ​​di 300 satelliti per Telesat. È una rete spaziale collegata da collegamenti ottici.

Questo programma è “più avanzato e ambizioso di quello che sta facendo SpaceX”, ha affermato Hervey Derry.

Telesat intende fornire fino a 7,5 Gbit/s per una singola stazione quando Starlink è solo tra 50 e 150 Mbit/s.

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Collaborazione con la NASA

Il terzo pilastro di TAS è la conquista dello spazio basata su un’attività sconosciuta ma altamente strategica. EC fornisce già il 50% dei moduli compressi iSS in cui vivono gli astronauti.

Questa abilità ci consente di attaccare nuovi mercati come l’occupazione della luna. Siamo nel progetto Artemis della NASA. Anche l’Agenzia spaziale europea sta collaborando con la NASA a questo programma, che consiste nella creazione di una stazione orbitale sulla superficie lunare che fungerà da punto di collegamento tra la Terra e le basi lunari”, rivela Hervey Derry.

Saranno inoltre costruiti moduli pressurizzati per la stazione spaziale speciale Axiom Space, che ha ricevuto l’autorizzazione dalla NASA. Sarà prima collegato alla Stazione Spaziale Internazionale e successivamente diventerà una struttura indipendente. Il primo componente di questa stazione sarà lanciato nel 2024. Ospiterà scienziati privati ​​e astronauti. e turisti? “Ci sarà anche il turismo spaziale, ma questa non è la sua funzione principale”, osserva Hervey Derry.

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