Borgo Montenero, sulla destra senza remore

Borgo Montenero, sulla destra senza remore
A mezzogiorno, domenica 25 settembre, un elettore su cinque si era recato in uno dei seggi elettorali del Paese (qui, a Roma). GUGLIELMO MANGIAPANE/REUTERS

RELAZIONE – Questo paese doveva mettere in testa, domenica, il partito postfascista Fratelli d’Italia, favorito del ballottaggio alle urne.

Inviato Speciale a Pontinia

Nonostante la pioggia battente, questa domenica gli abitanti di Borgo Montenero si sono presentati numerosi per eleggere i loro deputati e senatori. Situato nella regione delle paludi pontine, che il regime fascista di Benito Mussolini contribuì a prosciugare prima di trasferirvi i poveri veneti e friulani per garantirne lo sviluppo, questo borgo agricolo tradizionalmente vota molto a destra. “Mio nonno, che arrivò qui nel 1935, provò fino alla morte non solo una grande gratitudine, ma anche una forma di nostalgia per quel tempo in cui tutto sembrava più semplice”dice Emilio Di Magio.

Questo ingegnere meccanico, 50 anni, ha appena votato senza remore i candidati di Fratelli d’Italia, partito di destra radicale del movimento postfascista, che corre a capo di una coalizione con la Lega di Matteo Salvini e il partito di Silvio Berlusconi. Gli ultimi sondaggi, pubblicati dieci giorni fa, lo davano chiaramente…

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