All’orizzonte pesanti lavori di riqualificazione per il Traforo del Monte Bianco

All’orizzonte pesanti lavori di riqualificazione per il Traforo del Monte Bianco

L’operatore di questo hub ha dichiarato mercoledì all’AFP che i vasti lavori di ristrutturazione porteranno a diversi mesi di chiusura nel 2023 e nel 2024 per il traforo del Monte Bianco, e continueranno negli anni successivi secondo un programma ancora da definire. L’Italia nelle Alpi.

Costruito quasi 60 anni fa, utilizzato quotidianamente da migliaia di auto e mezzi pesanti, questo tunnel lungo 11,6 chilometri “sta entrando in una fase che richiede importanti lavori di ristrutturazione”, ha spiegato Gregory Schwarchoupt, Vice President, Gregory Schwarchoupt, in particolare la volta di riabilitazione . Direttore del Traforo del Monte Bianco in un’intervista ad Agence France-Presse.

La prima fase, denominata “Fasi di prova”, sigillerà completamente il tunnel per 3 mesi e mezzo nel 2023 e nel 2024, da settembre a dicembre per rifornire 600 metri di volta ad ogni intrusione.

Il calendario esatto delle chiusure, rese necessarie dallo smantellamento di gran parte delle dotazioni di sicurezza, dovrebbe essere comunicato all’inizio del 2023, secondo l’operatore.

Senza queste fasi di test, è impossibile per noi, anche se sconsiderati, annunciare oggi quale importante programma di lavoro è “in fase di attuazione”, spiega il signor Schwarshupt.

Mentre, d’oltralpe, i funzionari italiani si preoccupano di possibili lockdown «tre mesi all’anno per 18 anni», dice il manager «oggi non c’è uno scenario favorevole, è troppo presto».

Grazie ai test, l’operatore spera di “minimizzare l’impatto sul collegamento franco-italiano” ottimizzando le procedure. “Per altri cantieri siamo riusciti a trovare soluzioni per farlo di notte”, spiega Grégory Schwarshaupt.

Il tunnel vede circa 1.500-1.700 autocarri pesanti al giorno durante tutto l’anno, mentre il traffico di veicoli leggeri oscilla tra circa 4.000 auto/giorno in ottobre e novembre e un picco di 8.000 in estate. Da qui la selezione della stagione autunnale per chiusure programmate nel 2023 e nel 2024.

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Da parte italiana, gli ambienti economici sono già preoccupati per il futuro cantiere quando “il 92% delle merci esportate in Francia viene esportato su strada”, come ha recentemente notato Ivan Russo, direttore della società pubblica RAM responsabile della mobilità. Il Ministero dell’Economia,

“Le previste chiusure virtuali del traforo del Monte Bianco, per tre mesi all’anno per 18 anni, rischiano di mettere in ginocchio l’economia italiana, che dipende in gran parte dall’autotrasporto”, ha avvertito il presidente della Federazione italiana. Paolo Oggi.

“Le chiusure sono state fissate per tre mesi all’anno per i prossimi 18 anni. (…) Se il progetto verrà confermato sarà un duro colpo per tutto il Nord Ovest Italia”, afferma Carlo Bonomi, datore di lavoro ‘ lobby Confindustria.

“Penso che sia necessario in questa fase iniziare immediatamente i lavori per la seconda canna del tunnel. Ma la Francia si oppone e abbiamo dubbi sul futuro”, ha detto.

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