14° posto: sorprendente contro il Tolone, lo Stade Français può ancora credere nella fase finale

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Gonzalo Quesada aveva particolarmente paura di questa partita, la partita “da sballo” dello Stade de France che ancora non sapeva con che piede ballare. Ha concluso undicesimo con 9 punti fuori dai primi sei prima di prendere il controllo del Tolone, ei parigini non potevano pretendere di cercare e lottare per i posti di qualificazione. E sicuramente non iniziare a digrignare i denti, stando attenti al vuoto agonizzante in fondo alla disposizione. Ma lo storditore contro il Var nel secondo tempo di Jean Bowen (26-24), alla fine della 16a giornata i residenti dell’Ile-de-France possono sempre credere nella prima opzione.

Se il tecnico parigino teme un brutto swing, a sua volta Frank Azima, in questo duello tra club ambiziosi lontani dalle proprie ambizioni, può dire lo stesso – anche se a due gare di distanza dall’avversario di sera, è vero. Inizialmente dovette rassicurarlo durante il miglior periodo iniziale della stagione per i compagni di Sergio Baresi, e presto fu efficace nel sanzionare imprecisioni al contatto o ai piedi dei parigini. Come in questa acuta prova del capitano Baptiste Sirene (21, 3-14). Presentato come ‘il nuovo Colby’ prima dell’arrivo del vero giocatore all’inizio della stagione, Jiuta Wainiqolo ha precedentemente dimostrato di non aver perso nessuno dei suoi hook, chiudendo dopo un tiro ispirato da Emerick Lock (3-7, 11°).

Ma quasi in una partita di decollo o di doppio, i residenti dell’Ile-de-France hanno mostrato valore. commentato su. Il Moses Alo-Emile ha dato speranza verificando il bel lavoro svolto da Waisea Nayacalevu (28, 10-14), come spesso una delle sue migliori squadre. Prima che l’articolo di Antoine Berban conferma la bella reazione all’orgoglio dei parigini convertiti nell’Atto II (66, 20-17). Pieno di rimpianti e tornato a mani vuote da Custer l’ultima giornata (15-9), il Paris questa volta non dovrà dar da mangiare a nessuno.

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Se nel primo tempo era fuori dai guai, il campo francese (decimo) si è finalmente inclinato sulla destra e non ha ammesso la sconfitta nella gara di qualificazione, tornando a 5 punti da La Rochelle (6). Una settimana dopo aver strappato gli ottavi di finale in Europa, la fine della stagione parigina sta riprendendo tutta la sua attenzione. Più difficile forse Varroa (13°), nonostante il punto bonus difensivo ottenuto negli ultimi secondi grazie a Dorian Laborde (80+3, 26-24).

Giocatore: gettone di Colby

Particolarmente atteso era il suo debutto nella Top 14 del Jersey Var, pochi mesi dopo aver lasciato il Tolosa. Chelsea Colby, 28 anni, ha finalmente sfoggiato i suoi nuovi colori rossoneri del torneo, dopo un’apparizione poco brillante nella Challenge Cup contro gli italiani Zipre a metà dicembre (28-14). Nel suo primo mandato, da terzino, il campione del mondo sudafricano è stato bravo… nel primo tempo. Il “topo atomico” ha partecipato al contrattacco del secondo tentativo del visitatore e all’inizio ha mostrato molto desiderio. Prima di morire negli ultimi 40 minuti come la sua squadra.

Onore: Dominici nella mente di tutti

A un anno e due mesi dalla scomparsa di Christophe Domenici, i due club per i quali l’ex nazionale tricolore (67 scelte) ha giocato durante la sua carriera nell’élite francese, gli hanno reso omaggio prima della partita. E ha aperto una coppa a suo nome, per premiare la squadra che ha segnato più punti nel totale delle due partite di questa stagione del torneo. Grazie alla grande vittoria all’andata, 38 a 5, Toloni si è consolato con la prima edizione di questa coppa che si gioca ogni anno. Resoconto dei due incontri: 62-31.

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