Standard & Poor’s e Italia: i toni sono in rialzo

Standard & Poor’s e Italia: i toni sono in rialzo

Immagine: Bloomberg

Standard & Poor’s ha declassato il rating dell’Italia a causa delle fosche prospettive di crescita del Paese e della fragilità del governo di Silvio Berlusconi, che ha denunciato la decisione “politica”, accusa respinta dall’agenzia.

Nella notte tra lunedì e martedì, Standard & Poor’s ha declassato l’Italia di un livello ad A da A+ in precedenza, e le ha dato un outlook negativo, il che significa che sta ancora valutando un downgrade tra 12 e 18 mesi.

Criticando Roma, accusata di aver preso una decisione “distorta da considerazioni politiche”, l’agenzia ha insistito sul fatto che le sue valutazioni erano “apolitiche”.

Questa decisione di Standard & Poor’s, che non mette in dubbio la capacità dell’Italia di ripagare i propri debiti, costituisce un duro colpo per la terza economia della zona euro, che non ha mai abbassato il proprio rating dall’inizio della crisi finanziaria per i timori di un diffusione dell’infezione in Europa.

Moody’s potrebbe ora seguire Standard & Poor’s, che venerdì ha esteso la revisione del rating italiano e prevede di emettere la sua sentenza in ottobre.

Per S&P, questo peggioramento è dovuto alle “deboli prospettive di crescita” dell’Italia e alla “fragilità della coalizione di governo” che “continuerà a limitare la capacità del Paese di rispondere con decisione” alla crisi.

Nonostante abbia adottato il 14 settembre un piano di austerità da 54,2 miliardi di euro volto a consentire al Paese di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013 e ridurre il suo massiccio debito (120% del PIL), l’Italia non è riuscita a rassicurare i mercati che dubitano della credibilità del governo. .

Tanto più che Silvio Berlusconi è coinvolto in nuove imbarazzanti rivelazioni sui suoi rapporti con un uomo d’affari accusato di averlo rifornito di prostitute nel 2008 e nel 2009.

Il rallentamento dell’economia globale e l’impatto delle misure di austerità influenzeranno la crescita italiana e complicheranno il consolidamento del bilancio.

“Senza crescita, sarà molto difficile ridurre il debito” e il Paese avrà difficoltà a raggiungere gli obiettivi di riduzione del deficit, ha osservato Moritz Cramer di Standard & Poor durante una teleconferenza.

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