Potrebbe essere stata una telefonata dolorosa, ponderata e condivisa con il governo, che ora deve compiere i prossimi passi.
Terminata la sua visita in Olanda, dove ha potuto condividere con il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani le preoccupazioni e le possibili soluzioni alla crisi che la Francia sta ponendo con i migranti, Sergio Mattarella ha deciso di esserci di persona sabato sera.
L’appello che riaprirà i canali diplomatici
Una telefonata amichevole con il presidente francese ha riaperto i canali diplomatici tra Roma e Parigi e soprattutto ha contribuito a congelare la situazione che si stava deteriorando. L’editoriale che Mattarella si è affrettato a rivolgere al presidente del Consiglio.
I rapporti bilaterali restano quindi in un vuoto diplomatico, in attesa di segnali e risposte da parte dell’autorità esecutiva, che devono necessariamente andare oltre i rapporti bilaterali.
La candidatura dell’Italia all’Unione Europea
Anzi, il consenso è più ampio, come dimostra la richiesta dell’Italia a Bruxelles per un vertice sui migranti a livello dei ministri degli Esteri e dell’Interno. Il problema esiste al di fuori delle melodie e Sergio Mattarella ha sempre sostenuto cause di maggiore solidarietà su questo tema.
Certo, forse non si sarebbe aspettato tanta mascolinità nelle dichiarazioni di Francia e Italia. Così, come al solito, ha trascorso una notte contemplando il suo ritorno da Maastricht mentre gli sherpa preparavano la rotta, e sabato sera ha chiamato l’Eliseo.
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