Francia – il mondo | Le prime crepe nell’alleanza Meloni al Parlamento italiano

Francia – il mondo |  Le prime crepe nell’alleanza Meloni al Parlamento italiano

ROMA – La coalizione di estrema destra di Giorgia Meloni, che ha vinto le elezioni legislative del 25 settembre, ha avuto un inizio difficile giovedì durante la prima sessione del parlamento, segnata dalle tensioni tra gli alleati chiamati a governare insieme.

Il partito postfascista Fratelli d’Italia, guidato dalla Meloni, ha ottenuto il 26% dei voti, ma ha bisogno di due dei suoi partner di coalizione, la Lega Anti-Immigrati di Matteo Salvini e Forza Italia di centrodestra di Silvio Berlusconi, per ottenere la maggioranza assoluta in parlamento.

Le tre parti sono impegnate da giorni in tesi negoziati dietro le quinte per condividere i portafogli di un futuro governo che dovrà affrontare molte sfide, in particolare la crisi energetica causata dalla guerra in Ucraina e dall’inflazione.

Segno di queste tensioni, Ignacio La Rosa, ex ministro della Difesa e co-fondatore di Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni, eletto giovedì alla guida del Senato, non ha raccolto voti all’interno della coalizione destra/estrema destra, a causa di la defezione di alcuni senatori di Forza Italia. Sono stati i politici dell’opposizione a dargli i voti perduti.

Prima della votazione, Silvio Berlusconi, che stava tornando al Senato da cui era stato espulso nel 2013 dopo essere stato squalificato, ha fatto una smorfia di rabbia e ha sbattuto il pugno sulla scrivania durante un acceso dibattito. Rosa.

In una dichiarazione rilasciata dopo il voto, l’86enne miliardario, il cui partito ha ottenuto l’8% dei voti, ha indicato che la coalizione stava ancora discutendo sull’assegnazione dei ministeri.

Ha espresso “grande irritazione per l’uso del veto nei giorni scorsi sulla formazione del governo”, chiedendo “una cooperazione sincera ed efficace con le altre forze di maggioranza al fine di accelerare la fornitura di un governo al Paese”.

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Una sopravvissuta all’Olocausto, Liliana Segre, 92 anni, che, in qualità di Decano, ha presieduto la prima sessione del Senato, sottolineando il “valore simbolico” della sua presenza”, questo ottobre in occasione del centenario della Marcia su Roma che ha segnato la inizio della dittatura. Fascismo”.

– Recessione del 2023 –

Un altro evento simbolico in questa giornata di ritorno parlamentare è stata l’inaugurazione di un deputato ivoriano, Aboubacar Soumahoro, arrivato in tuta e stivali di gomma in onore dei lavoratori agricoli stranieri sfruttati in Italia, alcuni dei quali sono morti di caldo e campi di grano intrisi di fatica.

La Camera dei rappresentanti deve eleggere il suo presidente entro venerdì, dopo che tre schede elettorali non sono riuscite a raggiungere un risultato giovedì.

Matteo Salvini, il cui partito ha ottenuto il 9% dei voti, ha presentato la nomina di uno dei suoi membri, Lorenzo Fontana, cattolico tradizionale ed ex ministro degli Affari europei.

Una volta eletti, i capi delle Camere incontreranno il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’ambito delle consultazioni istituzionali che dovranno essere svolte da quest’ultimo prima di nominare un nuovo capo del governo.

Al termine delle sue consultazioni, Mattarella dovrebbe affidare l’incarico di formare il governo a Giorgia Meloni, che diverrebbe così la prima donna a ricoprire la carica di Presidente del Consiglio in Italia.

“Siamo pronti, non preoccuparti!” Lo ha detto giovedì Giorgia Meloni ai giornalisti, che è rimasta fuori dai riflettori dalla sua vittoria elettorale, comunicando principalmente attraverso i social network.

Se il ministro della gioventù nell’esecutivo è stato guidato da Silvio Berlusconi tra il 2008 e il 2011, il suo partito Fratelli d’Italia, che ha ottenuto solo il 4% dei voti alle elezioni legislative del 2018, non ha esperienza di governo, ma ha cercato di rassicurare i mercati sulle sue capacità di gestione.

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Particolarmente atteso è il nome del futuro ministro dell’Economia, mentre la terza economia dell’eurozona crolla sotto un debito fino al 150% del PIL e secondo il Fondo monetario internazionale dovrebbe entrare in recessione nel 2023.

In serata la Meloni ha detto che Giancarlo Giorgetti, ufficiale dell’associazione e attuale ministro dello Sviluppo economico, “sarebbe un ottimo ministro dell’Economia”.

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