(Washington) L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha accolto con favore il rifiuto della legge sull’immigrazione, affermando che se sarà eletto alla Casa Bianca, guiderà una “operazione di deportazione” su larga scala il primo giorno del suo mandato.
Il miliardario ha usato tutta la sua influenza sui funzionari repubblicani eletti al Congresso per bloccare il testo, privando il presidente Joe Biden, che probabilmente dovrà affrontare alle elezioni di novembre, del successo sulla delicata questione dell’immigrazione.
“Non dimentichiamo che questa settimana abbiamo avuto anche una grande vittoria che tutti i conservatori dovrebbero festeggiare. Abbiamo distrutto il disastroso piano di Joe Biden sui confini aperti”, ha detto in un incontro pubblico nella Carolina del Sud. “L'intero gruppo ha fatto un lavoro straordinario nel Congresso, lo abbiamo annientato.»
Sotto la pressione di Trump, i funzionari eletti repubblicani sembrano aver deciso di bloccare qualsiasi riforma della politica di immigrazione prima delle elezioni presidenziali.
L'ex presidente, che ha costruito la sua popolarità durante la sua vittoriosa prima campagna elettorale promettendo di costruire un muro tra gli Stati Uniti e il Messico, ha sottolineato che l'espulsione dei migranti sarà una delle sue priorità.
“Il primo giorno porrò fine a tutte le politiche di apertura delle frontiere dell'amministrazione Biden e lanceremo la più grande operazione di deportazione interna nella storia degli Stati Uniti. Non abbiamo scelta”, ha affermato.
L’accordo, congelato al Congresso, prevedeva, oltre alla riforma sull’immigrazione, un ulteriore pacchetto di aiuti per Ucraina e Israele.
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