Ecuador | Il Parlamento vota per mettere sotto accusa il presidente Guillermo Lasso

Ecuador |  Il Parlamento vota per mettere sotto accusa il presidente Guillermo Lasso

(Quito) Martedì il parlamento dell’Ecuador ha approvato un processo di impeachment contro il presidente Guillermo Lasso con l’accusa di corruzione, il secondo tentativo in meno di un anno di rimuovere dall’incarico il capo di stato conservatore.


Con 88 voti su 116 parlamentari presenti alla seduta, l’Assemblea nazionale, dominata dall’opposizione di sinistra, ha dato il via libera al processo contro il parlamentare di Lasso accusato di presunta appropriazione indebita nell’ambito di un contratto di stato per il trasporto di petrolio greggio.

Ventitré deputati hanno votato contro questa causa, mentre altri cinque si sono astenuti.

Al termine della sessione di oltre cinque ore, applausi, applausi e grida di “fuori dal lazo” sono risuonate nella sessione plenaria del parlamento unicamerale di 137 seggi.

L’opposizione, favorevole all’ex presidente Rafael Correa (2007-2017), accusa il signor Laso di presunta appropriazione indebita nella gestione della società pubblica FLOPEC (Flota Petrolera Euquaturiana) attraverso contratti firmati tra il 2018 e il 2020 con il gruppo internazionale Amazonas Tanker, che include interessi russi.

Tali accordi sarebbero stati lesivi degli interessi dello Stato e, in particolare, avrebbero comportato perdite per oltre sei milioni di dollari per la società ecuadoriana.

I rappresentanti avevano già tentato nel giugno 2022 di mettere sotto accusa il signor Lasso. Ma l’opposizione divisa non è riuscita a raccogliere voti sufficienti.

Di fronte a questo secondo tentativo, il presidente Laso, 67 anni, ha annunciato che parteciperà al processo, che è stato approvato dalla Corte Costituzionale, pronunciandosi sul suo “dovere di comparire davanti al popolo”.

Ma ha avvertito che i suoi poteri costituzionali sono di sciogliere il parlamento e chiedere elezioni generali anticipate.

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In precedenza, il ministero degli Affari governativi ha ritenuto “invalido” il processo legislativo, affermando che sabato scorso la commissione parlamentare competente per la procedura non è stata in grado di concordare una raccomandazione sull’opportunità o meno di procedere con il processo.

Secondo il ministro degli affari governativi, Henri Coquelon, non è stato possibile provare che il presidente avesse commesso l’appropriazione indebita.

Se messo sotto accusa, Laso diventerebbe il secondo presidente ecuadoriano ad essere rimosso dall’incarico in 90 anni. Nel 1933, Juan de Dios Martínez (1932-1933) fu messo sotto accusa dallo stesso meccanismo parlamentare.

La rimozione del presidente richiede l’approvazione di almeno due terzi dei parlamentari, ovvero 92 deputati su 137. Non è stata ancora fissata alcuna data per i dibattiti o le votazioni, mentre il consiglio rinnova il suo presidente ei suoi due vice.

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