Clima: “Il futuro distopico è già qui”, avverte l’ONU.

Clima: “Il futuro distopico è già qui”, avverte l’ONU.

Lunedì l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha espresso rammarico per il fatto che “un futuro distopico è già qui”, avvertendo che il cambiamento climatico sta scatenando incendi devastanti, inondazioni e ondate di caldo, spingendo un numero crescente di migranti alla fuga.

“Il cambiamento climatico sta spingendo milioni di persone verso la carestia. Sta distruggendo speranze, opportunità, case e vite. Negli ultimi mesi, gli avvertimenti urgenti sono diventati realtà mortali, ancora e ancora, in tutto il mondo”, ha detto Volker Türk all’apertura della conferenza. la 54a sessione del Consiglio dei Diritti Umani.

“Non abbiamo bisogno di altri avvertimenti. Il futuro distopico è già qui. Dobbiamo agire urgentemente adesso. Sappiamo cosa è necessario fare. La vera domanda è: cosa ci ferma? Lanciare.”

Il suo campanello d’allarme fa seguito al fallimento del G20 dello scorso fine settimana nel chiedere l’uscita dai combustibili fossili, contrariamente alle speranze di molti osservatori.

Mentre il cambiamento climatico sta alimentando lo sfollamento della popolazione, l’Alto Commissario per i diritti umani ha denunciato “l’indifferenza” verso la tragedia dei migranti che muoiono sulle rotte migratorie.

“Quest’anno ho fatto un pasto abbondante con un detergente per il viso a più di 2.300 persone che hanno la pelle morta o danneggiata nel Mediterraneo”, afferma.

“È chiaro che un numero molto maggiore di migranti e rifugiati stanno morendo” altrove nel mondo, ha denunciato, “compreso nella Manica, nel Golfo del Bengala e nei Caraibi, dove le persone in cerca di protezione vengono costantemente respinte ed espulse. “

Ha anche sottolineato le situazioni “lungo il confine tra Stati Uniti e Messico, dove le deportazioni e i procedimenti urgenti di espulsione sollevano seri interrogativi”, così come “al confine con l’Arabia Saudita, dove i miei servizi richiedono chiarimenti urgenti sulle accuse di omicidi”. E abusi.

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Nel suo discorso, l’Alto Commissario ha elencato anche un lungo elenco di violazioni dei diritti umani nel mondo, criticando molti Paesi, tra cui Cina, Iran e Pakistan.

Per quanto riguarda la Cina, ha sottolineato che “le recenti sfide economiche del Paese sottolineano la necessità di un approccio più partecipativo che rispetti tutti i diritti umani – compresi i diritti dei membri delle minoranze etniche, delle comunità rurali, dei lavoratori migranti interni, degli anziani e delle persone con disabilità”. .

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