Benedetto XVI, papa filosofo

Benedetto XVI, papa filosofo

I funerali di Benedetto XVI vedranno radunarsi a Roma migliaia e migliaia di fedeli.

Quest’ultimo è imparentato con questo papa-filosofo che non aveva nulla di ordinario e prese la decisione improvvisa di lasciare i suoi incarichi, quasi dieci anni fa, perché non si sentiva più in grado di esercitarli pienamente.

Nonostante ciò, avrà segnato la storia recente del cattolicesimo e dell’Europa, soprattutto perché legata dall’intimo legame, anche esistenziale, che la storia ha stretto tra i due, e dall’ultimo mezzo secolo ne ha visto il crollo.

Benedetto XVI era ossessionato dall’abolizione del cristianesimo dall’Europa. Attraverso di lei ha visto non solo una perdita di fede, ma anche una forma di collasso culturale.

tradizione

Perché come si fa a comprendere la storia, la cultura, la letteratura o la filosofia della civiltà occidentale se non si comprende la sua matrice cristiana? Man mano che l’Occidente diventava estraneo al cristianesimo, l’Occidente diventava estraneo a se stesso, cosa che preoccupava Benedetto XVI. Che tu sia credente o no, puoi dargli totalmente quello sbagliato?

Inoltre, è stata conosciuta una grande civiltà senza una dimensione religiosa? La caduta del cristianesimo non ha portato all’estinzione del sacro nelle nostre società, ma piuttosto alla sua dispersione in mille piccole religioni redentrici, associate a “nuove spiritualità” che si ricollegano alle superstizioni più primitive. Non è detto che ci guadagniamo in cambio.

Come si spiega questa caduta, per quanto dura e rapida, sulla scala della storia, del cristianesimo occidentale? Senza scartare la modernità, Benedetto XVI si è chiesto se la Chiesa non si sia parzialmente sabotata negli ultimi decenni, abbandonando alcune delle sue tradizioni più sacre. Voleva riconciliare la Chiesa con loro, specialmente la sua liturgia.

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È stato anche testardo di fronte alle offese sessuali nella Chiesa, che non ha tentato di mettere in conto, e le ha denunciate frontalmente.

Due grandi prediche segnarono il suo pontificato.

Nel suo discorso a Ratisbona, nel 2006, ha voluto ricordare che fede e ragione, lungi da un’opposizione irriducibile, si illuminano a vicenda. La ragione conduce al mistero inspiegabile dell’esistenza, e alla possibilità della fede, ma chi si tuffa nel mistero senza passare per la ragione perde la testa e sceglie l’oscurantismo.

l’ovest

Nel suo discorso del 2008 ai Bernardini, ha chiesto quale futuro si potesse attribuire a una civiltà che era diventata estranea a quella che chiamava “la questione di Dio”. Benedetto XVI ha notato che sono molti oggi coloro che vogliono difendere la cultura che deriva dal cristianesimo. Si chiedeva, tuttavia, quanto potesse sopravvivere questa cultura tagliandosi fuori dalle sue radici spirituali.

Come abbiamo detto, Benedetto XVI ha lasciato l’incarico e si è ritirato a vita di preghiera. Mentre la Chiesa oggi tende a perdersi nell’attività sociale, come vediamo con papa Francesco, egli ha così ricordato l’importanza della vita interiore, del silenzio e anche della preghiera.

Era, credo, un padre meraviglioso.

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