Atlantia esce di rosso nel primo semestre, riprende il traffico autostradale

Milano (AWP/Dpa) – Il gruppo Atlantia di autostrade e aeroporti italiani, controllato dalla famiglia Benetton, è uscito dal rosso nel primo semestre, con un utile netto di 34 milioni di euro, grazie alla ripresa del traffico autostradale.

I suoi calcoli, pubblicati mercoledì, escludono il contributo di Autostrade per l’Italia (Aspi), la prima rete autostradale a pagamento della penisola ceduta alla Caisse des Dépôts (CDP), secondo un accordo raggiunto a giugno.

Dopo il fatale crollo del ponte di Genova nell’agosto 2018, che l’autostrada era in funzione, la famiglia Benetton è stata sottoposta a forti pressioni per vendere la sua partecipazione dell’88% in Aspi allo Stato italiano.

Nel primo semestre del 2020 Atlantia ha registrato una perdita netta di 772 milioni di euro, a causa della riduzione del traffico autostradale e aereo dovuto alle misure di contenimento adottate per arginare la pandemia di coronavirus. In tutto il 2020 le perdite sono state di 1,17 miliardi di euro.

Il traffico sulle autostrade del gruppo è aumentato del 21% nella prima metà del 2021, con una “ripresa in tutti i Paesi” coinvolti.

Rispetto al 2019, prima della pandemia, il traffico autostradale è rimasto in calo del 20,7% in Francia, del 22,4% in Italia e del 22,9% in Spagna.

Il traffico passeggeri negli aeroporti gestiti non ha visto lo stesso recupero, calando del 50% rispetto allo stesso periodo del 2020, scendendo fino a -32% quando si conta luglio.

Di conseguenza, nel primo semestre dell’anno il traffico passeggeri è diminuito del 56,5% negli aeroporti di Roma e del 28,3% negli aeroporti della Costa Azzurra.

Grazie alla ripresa del traffico autostradale, le vendite del gruppo sono aumentate del 14% a 2,78 miliardi di euro. Per l’intero anno Atlantia prevede ricavi per 5,7 miliardi di euro, esclusa Aspi.

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Atlantia, che impiega più di 30.000 persone in 24 paesi, gestisce cinque aeroporti e più di 50 concessioni autostradali in dieci paesi.

Se infatti il ​​gruppo sceglierà di escludere Autostrade per l’Italia dai propri conti, il ritorno della rete in seno allo Stato non sarà in vigore fino all’inizio del prossimo anno.

L’accordo con CDP 100% di Autostrade è stimato in 9,3 miliardi di euro. Tra gennaio e marzo 2022, Atlantia dovrebbe raccogliere circa 8 miliardi di euro, parte dei quali andranno a ridurre il proprio debito.

afp / rp

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