Al Nançay, protagonista da oltre 70 anni

Al Nançay, protagonista da oltre 70 anni

La radioastronomia è sicuramente un campo di nicchia, ma la stazione di Nançay è una delle migliori al mondo nel suo genere. Uno sguardo indietro nella storia di un luogo che scruta costantemente il cielo per far luce sui suoi segreti.

La genesi del progetto coincide con l’inizio del sistema, dopo la seconda guerra mondiale. L’aviazione militare inglese era già venuta a conoscenza della radiazione radioattiva del Sole durante il conflitto. Inizialmente, in Francia si formò un team di pionieri della radioastronomia A proposito di Yves Rocard.

Un sito risalente alla seconda guerra mondiale

Hanno recuperato due radar tedeschi noti come Würzburg, che hanno chiesto di installare a Nançay. La scelta della location è strategica in tre dimensioni: è relativamente pianeggiante, isolata dalle onde radio e vicina a Parigi. Le prime osservazioni e sperimentazioni sono avvenute in un ambiente semi-familiare, vicino a meccanici e ricercatori. Poi, nel 1954, un radiografo uscì dalla Terra per osservare più accuratamente l’attività solare, in particolare i venti e le eruzioni. Se si fosse sviluppato molto, allora questo dispositivo, a differenza dei radar di Würzburg, sarebbe ancora in uso.

Nel 1961 subì una sperimentazione radiofonica e televisiva con gli Stati Uniti, grazie alla tecnologia già presente in loco. Quattro anni dopo, è l’inaugurazione ufficiale, alla presenza di Charles de Gaulle, del Large Radio Telescope, la struttura più importante della stazione. Per misurare le onde decimali, lo strumento viene utilizzato principalmente per monitorare la distanza tra le galassie, al fine di misurare l’espansione dell’universo. Oggi continua ad essere utilizzato per studiare le nebulose stellari.

Equipaggiamento tecnico statale

Il vantaggio della radioastronomia, rispetto alla semplice astronomia, è la sua capacità di passare attraverso oggetti nel campo visibile, come nuvole di polvere che possono interferire con l’osservazione. Verso la fine degli anni ’70 nasce un nuovo dispositivo: la rete decimale. Viene utilizzato per determinare i campi magnetici di Giove e del Sole.

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Verso l’infinito e oltre: gli astrofisici hanno rilevato le onde radio da un pianeta a 50 anni luce di distanza

Notiamo di passaggio, nonostante gli importanti lavori di manutenzione e ristrutturazione, che gli utensili Nançay hanno una lunga vita di diversi decenni. Dovrebbero continuare ad essere usati più spesso nei prossimi anni.

Il presente e il futuro della radio della stazione sono scritti con i progetti LOFAR e NenuFAR. La prima rete è stata lanciata nel 2010 e collega una cinquantina di stazioni in tutta Europa. Nançay è l’unica filiale francese, ha 96 filiali. Il quadro di osservazione qui è piuttosto ampio, ma nel nostro paese si concentra su esopianeti e pulsar. Quando nascerà Ninofar?A fine 2022 a quelle esistenti si aggiungeranno 2.000 antenne. Ciò che porta un più alto grado di sensibilità al sito.

eccellente La stazione di radioastronomia di Nançay ospiterà Dome, un’opera che unisce arte e scienza

È importante precisare che a Nançay esiste una sezione per il monitoraggio, ma anche un’intera sezione dedicata allo sviluppo tecnologico dei dispositivi, perché sono in continua evoluzione. Pertanto, gli strumenti di misura vengono prodotti nello stesso momento in cui vengono utilizzati. Dal 1997 il sito è raddoppiato come museo con planetario, attirando più di 20.000 visitatori all’anno, sia per mostre permanenti che temporanee. Per ora, da scoprire fino alla fine dell’anno è la storia spaziale di Lego, che attira una folla di famiglie.

Henry Otavoyen
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About the Author: Adriano Marotta

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