A Cuba, un’enorme bandiera di cemento sfida l’ambasciata americana

(L’Avana) Un’enorme bandiera cubana davanti all’ambasciata americana a L’Avana: il nuovo progetto di costruzione del governo comunista, che riflette le tensioni in corso tra i due paesi, ha suscitato scherno su Internet.


France Media

I lavori si svolgono nel “Foro antimperialista”, una grande piazza di fronte all’ambasciata, sulla strada costiera del Malecon, luogo di grande importanza simbolica a Cuba.

Nata Granma, Il giornale al governo del Partito Comunista, né il portale ufficiale cubano, che di solito annuncia tali iniziative con grande clamore, ha scritto una riga sulla nuova struttura in cemento ora non verniciata raffigurante la bandiera cubana.

Solo la società statale di costruzioni e manutenzioni (Ecom) ha fornito alcuni indizi sulla sua pagina Facebook.

Sul Tribune antimperialista sta già questo atto monumentale: la nostra bandiera, che non è mai stata un mercenario e su cui brilla più luminosa una stella quando è solo “.

L’impresa demaniale di costruzioni e manutenzioni

Questa tribuna è stata costruita nel 2000 nel mezzo di una battaglia legale e politica a Cuba per il ritorno del giovane Elian Gonzales, la cui madre morì mentre attraversava con lui lo Stretto della Florida per raggiungere Miami, nel sud-est degli Stati Uniti.

Nel 2006 le autorità vi hanno piantato 138 bandiere cubane, un “memoriale contro il terrorismo” inaugurato da Fidel Castro, allora presidente della Repubblica.

Critica e scherno

La nuova costruzione ha suscitato critiche e scherno su Internet.

“Cosa può dare questo orrore all’arte monumentale cubana? Molto poco. L’editore di Artecubano Michael Jose Rodriguez, post del Consiglio nazionale delle arti plastiche”, ha scritto su Facebook “Niente, infatti, tranne la satira”.

“Se la guardi da dietro, è una ghigliottina”, ha detto Wegman Montoya su Facebook, mentre Aristides ha criticato Pestana una bandiera “incastonata nell’asfalto, solida, grigia e morta”.

I rapporti tra Cuba e gli Stati Uniti sono stati molto tesi negli ultimi anni, con l’aumento delle sanzioni imposte nell’isola dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump (2017-2021).

Tuttavia, le speranze di riconciliazione con l’elezione di Joe Biden sono gradualmente svanite: il nuovo presidente americano non ha fatto di Cuba una priorità e la sua amministrazione sta dimostrando la sua fermezza sulla questione dei diritti umani.

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