Vota l’Italia, l’estrema destra alle porte del potere

Vota l’Italia, l’estrema destra alle porte del potere

Gli italiani in gran numero domenica si sono recati alle urne per eleggere il proprio parlamento, dove, salvo sorpresa, l’estrema destra dovrebbe entrare in vigore e proporre il presidente del Consiglio che succederà a Mario Draghi.

Secondo il ministero dell’Interno, la folla alle 10:00 GMT era superiore al 19%, in linea con le elezioni legislative del 2018, e si sono formate molte file davanti ai seggi elettorali in varie regioni del Paese. .

A soli 45 anni, Giorgia Meloni, leader del partito postfascista Fratelli d’Italia, a cui è stato attribuito quasi un quarto dei voti negli ultimi sondaggi, è la favorita alla guida di un governo di coalizione in cui in gran parte l’estrema destra domina la destra classica.

Un terremoto sulla scala dell’Italia, Paese fondatore della Comunità Europea e terza economia della zona euro, ma anche dell’Ue, che dovrebbe fare i conti con questo ideologo vicino al Primo Ministro ungherese, Viktor Orban.

“Gioco per vincere, non per partecipare”, ha dichiarato andando a votare Matteo Salvini, leader della Lega Anti-Immigrati, che vede il suo partito “sul podio: primo, secondo, nel peggiore dei casi terzo” al termine del ballottaggio .

“Non vedo l’ora di tornare”

“Non vedo l’ora di tornare da domani al governo di questo Paese straordinario”, ha aggiunto Salvini, vicepremier e ministro dell’Interno nel primo governo di Giuseppe Conte (2018-2019).

“In Europa sono tutti preoccupati di vedere Meloni al governo […] Il partito è finito, l’Italia inizierà a difendere i suoi interessi nazionali”, ha avvertito Giorgia Meloni durante la sua campagna elettorale.

Questa ex tifosa di Mussolini, il cui motto è “Dio, patria, famiglia”, riuscì a demonizzare il suo partito ea catalizzare in suo favore i malumori e le frustrazioni dei suoi connazionali opponendosi risolutamente al governo di unità nazionale. di Mario Draghi.

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Ma la messa non è detta: “imprevedibili, le elezioni si giocano sull’emozione e all’ultimo momento”, ricorda all’AFP Emiliana De Blasio, docente di sociologia all’Università Luiss di Roma, sottolineando il ruolo chiave degli indecisi, stimati a circa il 20%.

I punteggi del Movimento 5 Stelle (M5S, ex-antisistema), accreditato di aver istituito un reddito minimo per i più poveri, e del Partito Democratico (PD, centrosinistra), ben radicato a livello locale, potrebbero riservare sorprese, soprattutto al sud del paese.

“Voto per il PD. Io ho sempre votato a destra ma ora ho paura della signora Meloni, è il diritto all’intolleranza”, ha raccontato all’Afp di Bologna (centro) Benedetta Tinti, 28 anni, dipendente dell’azienda. metallurgico.

Lucchetto

Qualunque governo esca dalle elezioni, il suo percorso appare già disseminato di insidie.

Dovrà gestire la crisi causata dall’impennata dei prezzi mentre l’Italia sta crollando sotto un debito che rappresenta il 150% del PIL, il rapporto più alto dell’eurozona dietro la Grecia. In questo contesto, la manna del piano europeo di ripresa post-pandemia, di cui l’Italia è di gran lunga il primo beneficiario, sarà essenziale per mantenere a galla la penisola.

“L’Italia non può permettersi di privarsi di queste somme di denaro”, osserva per l’Afp lo storico Marc Lazar, giudicando quindi “molto limitato il margine di manovra di Meloni” sull’economia. D’altra parte, potrebbe raschiare contro Bruxelles insieme a Varsavia e Budapest “su questioni di difesa dell’interesse nazionale in relazione agli interessi europei”.

Giorgia Meloni chiede anche una “revisione delle regole del Patto di stabilità”, sospesa per l’emergenza sanitaria, che fissava un tetto al 3% del Pil per il deficit e al 60% per il debito.

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Sulle questioni sociali, questa purissima ragazza romana è ultraconservatrice: “Sì alla famiglia naturale, no alla lobby LGBT! Sì all’identità sessuale, no all’ideologia di genere! Sì alla cultura della vita, no all’abisso della morte! “, ha proclamato a giugno colei che promette anche di combattere “contro l’islamizzazione dell’Europa”.

La sua ascesa al potere comporterebbe anche il blocco del Paese, dove sbarcano decine di migliaia di migranti ogni anno, una prospettiva che preoccupa le ONG umanitarie.

Mentre l’instabilità del governo italiano è leggendaria, gli esperti sono già d’accordo sulla breve aspettativa di vita di questa coalizione in cui la Meloni avrà molto da fare per gestire i suoi ingombranti alleati, siano essi l’indistruttibile Silvio Berlusconi o Matteo Salvini.

Le votazioni si chiuderanno alle 21:00 GMT. I primi exit poll forniranno quindi una panoramica dei risultati.

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