Venere sperimenterà la tettonica a placche come sulla Terra?

Venere sperimenterà la tettonica a placche come sulla Terra?

Il movimento delle placche tettoniche sulla superficie del nostro pianeta sembra essere un fenomeno molto raro, perché non si osserva su nessun altro pianeta del nostro sistema solare. Ma simulando le possibili origini dell’atmosfera di Venere, il nostro vicino più vicino, un team di scienziati suggerisce che il pianeta potrebbe essere stato testimone della tettonica a placche in passato.

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Il modello della tettonica a placche è nato dall’osservazione di forti somiglianze tra i diversi continenti sulla superficie terrestre. Ad esempio, Alfred Wegener, noto per la sua teoria della deriva dei continenti, la identificò all’inizio del XX secoloH Secolo di fossili comuni in Sud America e Africa occidentale; Dimostrando che le forme dei due continenti potevano combaciare, ipotizzò che fossero stati incollati insieme in passato. Nel corso del tempo, le argomentazioni a favore della teoria della tettonica a zolle crebbero e il modello fu finalmente accettato negli anni ’60.

Un modello complesso, che sembra essere specifico del nostro pianeta

Pertanto, secondo questo modello, la litosfera terrestre (la crosta solida del nostro pianeta in superficie, composta dalla crosta e da parte del mantello superiore) è divisa in diverse placche distinte, che si muovono l’una rispetto all’altra. “Scivolando” sull’astenosfera (la parte elastica del mantello superiore, in grado di deformarsi senza rompersi). Oggi esistono quindici placche tettoniche principali, i cui movimenti creano aree geologicamente attive ai loro confini, ad esempio quando due placche convergono, divergono o scivolano l’una rispetto all’altra. Questi movimenti sono all’origine di numerosi fenomeni geologici, come i vulcani, i terremoti e la formazione di catene montuose o fosse oceaniche.

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Tutti questi movimenti tettonici consentono gli scambi chimici tra l’interno della Terra e la sua superficie e implicano un rinnovamento regolare delle rocce superficiali. Secondo le ipotesi più plausibili, il nostro pianeta non avrebbe sempre vissuto un’attività tettonica così attiva, ma avrebbe invece mostrato un’attività tettonica molto limitata nei suoi primi momenti. L’emergere della vita sulla Terra è stato probabilmente strettamente legato al passaggio da questo regime tettonico a quello attuale. Questo cambiamento avrebbe stabilizzato la temperatura globale sulla superficie del nostro pianeta e creato un ambiente adatto per l’emergere della vita.

Conosciamo altri pianeti che mostrano attività tettonica?

Sebbene non conosciamo altri pianeti nel nostro sistema solare che mostrino un’attività tettonica simile a quella terrestre, alcuni scienziati ritengono che non sia sempre stato così. Questo è ad esempio il caso di Venere, il nostro vicino più vicino: nonostante molte differenze notevoli con il nostro pianeta (su Venere la temperatura superficiale è sufficientemente elevata da sciogliere il piombo e la pressione è 90 volte superiore a quella terrestre), i due i vicini hanno forti somiglianze, come la massa, le dimensioni o persino la densità. Secondo i modelli più plausibili, la Venere odierna possiede un’unica placca stagnante, il che limita fortemente gli scambi tra il suo interno e l’esterno.

Ma secondo un team di scienziati della Brown University negli Stati Uniti, l’attuale atmosfera di Venere non sembra essere coerente con questo modello tettonico a placche unico. Simulando le possibili origini dell’atmosfera di Venere (90 volte più densa di quella terrestre e composta principalmente da anidride carbonica e azoto), i ricercatori suggeriscono che Venere non avrebbe sperimentato un’attività tettonica così limitata nel corso della sua storia. Infatti, alti livelli di azoto e anidride carbonica nell’atmosfera di Venere sarebbero stati possibili solo se Venere in passato avesse sperimentato un’attività tettonica simile all’attività tettonica della Terra primordiale, cioè costituita da poche placche in movimento l’una rispetto all’altra. I ricercatori presentano i loro risultati nella rivista natura. Secondo loro, questa attività tettonica avrebbe consentito un massiccio degasaggio dei gas vulcanici, dando origine all’attuale atmosfera di Venere.

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I modelli dell’evoluzione planetaria vengono messi in discussione

Secondo la loro ipotesi, Venere avrebbe potuto formare placche tettoniche circa 1 miliardo di anni fa, cioè da -4,5 a -3,5 miliardi di anni fa. Non sono noti i fenomeni che hanno portato alla scomparsa delle condizioni che consentono il movimento delle placche tettoniche, con conseguenti temperature estreme e una densa atmosfera di Venere. Secondo questa nuova ipotesi sulla storia geologica di Venere, Venere e la Terra in realtà hanno avuto una storia iniziale molto simile, con entrambi i pianeti che mostravano attività tettonica durante i loro primi giorni. Tuttavia, l’attività tettonica della Terra è cresciuta fino a dare origine a molte placche tettoniche, mentre l’attività tettonica di Venere è gradualmente diminuita fino al modello attuale di un’unica placca stagnante. Secondo gli scienziati, la prima attività tettonica di Venere potrebbe essere stata favorevole alla comparsa della vita come la conosciamo, ma oggi tali condizioni non esistono più.

Questa nuova teoria mette in discussione ciò che sappiamo sull’evoluzione dei pianeti terrestri: secondo le ipotesi precedenti, la presenza di placche tettoniche su un dato pianeta era un problema binario: o il pianeta presenta attività tettonica, oppure non ne presenta alcuna. Le prove della passata attività tettonica su Venere suggeriscono che il pianeta potrebbe essere passato da una fase di attività tettonica a un’altra. Pertanto, se l’emergere della vita è legata all’attività tettonica, alcuni pianeti potrebbero fornire in modo intermittente condizioni favorevoli alla vita, anziché essere continuamente abitabili. Secondo queste ipotesi, l’attività tettonica in corso sulla Terra costituirebbe in realtà un’eccezione.

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