Vanity Fair muore: In occasione della Biennale di Venezia, che si svolge quest’anno da sabato al 27 novembre, Vanity Fair Italia lancia un progetto nella regione del Metaverso chiamato “Metavanity”.
Il progetto in collaborazione con Valuart si ispira allo storico Pantheon di Roma, con uno spazio centrale sormontato da una cupola aperta, come nell’originario monumento romano, e 12 spazi espositivi dove gli utenti possono vivere diverse esperienze. Ad esempio, scaricando l’app gratuita Hadem, i visitatori potranno muoversi liberamente tra le attività e interagire in modi creativi e insoliti in un ambiente culturale apparentemente tradizionale.
Il nuovo progetto Metaverse di Vanity Fair: MetaVanity.
Foto per gentile concessione
Meta-space a Vanity Fair esporrà 19 opere di artisti famosi della scena artistica digitale e criptata internazionale come Max Papeschi; Emanuele Dascanio Quasimondo. Ken Skygulp è morto. koldi. Jesse Draxler Federico Clappes Edo Bertolio Memo Dabricia è nervosa. Belis. Fabio Giampetro Fil. Kyle Kimink Luna Ikota d’Angios. Gamatrice e Stefano Contiero.
“In questo spazio, dove la creatività non conosce limiti, verranno celebrati tutti i vantaggi, l’esclusività e le storie che Vanity Fair ha sempre raccontato sulle sue pagine, sul suo sito web e sui suoi social network”, ha affermato Simone Marchetti, Direttore Editoriale . Vanity Fair Italia. “Questa mostra è solo l’inizio, e il preludio di un lavoro che vuole essere in prima linea in una nuova evoluzione di esperienza, conoscenza, informazione e intrattenimento”.
Non è la prima volta che Vanity Fair Italia sperimenta il nuovo mondo digitale.
Nel 2021 la rivista ha una copertina NFT dedicata alla cantante pop italiana Elodie; Nel febbraio 2022, con il debutto di Vanity Player One, Vanity Fair ha creato il primo avatar di giornale apparso in uno shooting di moda, che ha anche svolto un’interazione per i lettori, che hanno potuto giocarci sui propri smartphone.
“Con MetaVanity, Vanity Fair ha potuto abbracciare i valori che hanno plasmato la rivoluzione culturale nata in questo momento”, ha affermato Eitan Geneni, CEO e co-fondatore di Valuart. “Ci ha permesso di accogliere alcune delle menti creative più eccezionali di oggi, lasciandole libere di lavorare nel pieno rispetto della loro storia e diventare un contenitore di vita che non vuole altro che contenimento, ma libera esperienze nell’etere e fa spazio al visitatore.
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