un marocchino tra i suoi rapitori

Patrick Sam Kourosh Demilecamps aveva inviato un messaggio a suo padre chiedendogli di inviargli 7.000 euro, somma richiesta dai suoi rapitori per liberarlo. Il padre ha denunciato il rapimento alle autorità italiane e il luogo in cui era detenuto suo figlio. Le forze dell’ordine hanno fatto irruzione in un appartamento nel villaggio di Monte San Giusto, vicino alla città di Macerata, e hanno trovato l’ostaggio, scalzo e legato a un termosifone in una stanza con le finestre buie. La Bestia Quotidiana.

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Sulla base delle testimonianze dei vicini, gli inquirenti sono riusciti ad arrestare quattro persone: Rubens Beliga Gnaga, un italiano di 18 anni; Dona Conte, guineana di 22 anni, e Ahmed Rajraji, marocchino di 21 anni; e la sua ragazza Aida Carpani, una montenegrina di 20 anni. Tutti sono accusati di sequestro di persona, sequestro di persona ed estorsione. Accuse respinte da Rubens Beliga Gnaga. Ha detto al giudice che è stato Patrick Sam Kourosh Demilecamps a montare questa bufala per estorcere denaro a suo padre al fine di rimborsare un prestito che doveva agli imputati.

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In una conferenza stampa, la polizia ha riportato i commenti di Rubens. “Non è stato un vero e proprio rapimento ma una farsa per convincere la famiglia del britannico a mandargli 7.000 euro per ripagare un debito”, ha detto in aula il convenuto. Accuse respinte da Patrick. Afferma di essere stato trattenuto per otto giorni senza cibo e di aver subito “varie umiliazioni”. La polizia ha detto che era in difficoltà psicologiche quando gli investigatori lo hanno trovato.

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Tutti e quattro gli indagati, ad eccezione di Carpani, sono agli arresti domiciliari con sorveglianza elettronica fino a quando il caso non potrà essere ulteriormente approfondito.

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