Thibaut Pinot chiude una stagione delicata in Italia al Tour di Emilie e Lombardia

Thibaut Pinot si prepara a concludere la sua stagione in Italia con due gare in una settimana al Tour d’Emilie, questo sabato 2 ottobre, e al Giro di Lombardia, il 9 ottobre. La fine di un anno segnato da preoccupazioni fisiche, un assenza di due mesi e un promettente ritorno alla competizione.

Un anno da (quasi) dimenticare per Thibaut Pinot. Il corridore della Franca Contea conclude la sua stagione con un Giro d’Italia, con in programma il Tour d’Émilie, questo sabato 2 ottobre. Sabato 9 ottobre sarà anche in viaggio per il Giro di Lombardia.

Dalla sua caduta durante la prima tappa del Tour de France 2020, Thibaut Pinot ha avuto molte difficoltà con ricorrenti dolori alla schiena. Il suo ritorno al centro della scena è stata una lunga via crucis. Un’assenza di oltre due mesi in questa stagione ha persino sollevato interrogativi sul suo futuro.

Il corridore di Mélisey, nell’Alta Saona, aveva concesso in parigino lo scorso luglio, che aveva già pensato di porre fine alla sua carriera: “Quante volte sono impazzito da solo in macchina… c’è anche un giorno, sulla tangenziale di Parigi, in cui sono scoppiato a piangere per non farcela più. (…) Ero bloccato nel traffico per andare a Parigi e chiedendosi di cosa si trattasse”.

“Era il periodo più complicato della sua carriera. Il suo problema fisico era un dolore difficile da gestire. Non riusciva a vedere la fine del tunnel. E questo tunnel è durato quasi 12 mesi”., testimonia Julien Pinot, suo fratello e allenatore.

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Spettacoli estivi

Dopo vari trattamenti, settimane di riposo e poi di lavoro rinforzato, le sensazioni sono tornate gradualmente durante l’estate. “Ora posso allungare le mie uscite su strada. È un passo importante che mi permette di prendere il via di una gara in pieno possesso dei miei mezzi.“ha scritto in piena estate sul suo account Twitter.

“Non è ancora al 100% della sua forma fisica, direi al 95%. Però ha ritrovato una buona condizione. Da tre mesi ha fatto bene. È tornato a uno schema agonistico”, analizza il fratello.

Questa preparazione gli ha permesso di riprendere un pettorale il 17 agosto, durante il Tour du Limousin. Ventesimo in classifica generale, si è poi rimesso in strada su un bitume che conosceva bene: la Franca Contea. Partecipa, a pochi giorni di distanza, alla Classic Grand-Besançon (5° in classifica), al Tour du Jura (16°) e al Tour du Doubs (13°).

A conferma del suo ritorno, ha anche concluso con un soddisfacente 7° posto al Tour du Luxembourg, 1’27” dietro al leader.

Bellissimi altipiani in Italia

Sui 195 km collinari che separano Casalecchio di Reno e San Luca, il corridore Groupama-FDJ dovrà affrontare concorrenti tosti che hanno preferito il sole italiano al pavé del Nord, sulla Parigi-Roubaix (domenica 3 ottobre). Primoz Roglic, Remco Evenepoel o il vincitore del Tour de France, Tadej Pogacar, saranno i suoi principali avversari.

Per il Giro di Lombardia, sabato 9 ottobre, all’appuntamento saranno gli stessi concorrenti. Ma bisognerà aggiungere anche Julian Alaphilippe ei veterani Vincenzo Nibali (vincitore nel 2015) e Chris Froome.

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“Penso che il Tour of Émilie sarà per lui un punto di partenza. L’obiettivo, soprattutto in Lombardia, è per lui essere attore e competitivo”, aggiunge l’allenatore. Nel 2018, Thibaut Pinot, allora forse nella forma della sua vita, ha vinto il Giro di Lombardia, ultimo “monumento” di questa stagione.

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