Televisione: nel ciclo della miseria

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Scritto da Sophie Esposito

Rocco Brothers È una tragedia emotiva e familiare in cui la rivalità fraterna è esacerbata dal caos della società in esilio. Film leggendario, capolavoro in cui Visconti fa metafora di un’Italia che cambia.

a Rocco Brothers (1960), Visconti si occupa della migrazione meridionale verso i ricchi centri industriali del nord Italia. Rosaria, la madre reale, ei suoi quattro figli fuggono dalla miseria della Sicilia per vivere a Milano, dove trovano Vincenzo, il primogenito, già stabilito in città. Simon (Renato Salvatore) e Rocco (Alain Delon) fanno boxe lì, questa scena sexy e sadica che alla fine potrebbe fare fortuna. Nell’episodio di Misery, mentre i loro corpi vengono svelati, celebrati, amplificati o incasinati e mutilati, i due fratelli si innamorano di Nadia (Annie Gerrardot), una giovane, adorabile e malinconica prostituta.

Ispirato da Dostoevskij, il film racconta lo scioglimento di una famiglia sradicata dalle proprie radici gelosa e ossessionata dal denaro. Visconti riesce a combinare con successo il rigoroso realismo dei suoi inizi (Il terreno trema(E i seguenti melodrammi)Ghepardo), Tra potere documentaristico (diventa bianco e nero in ambienti reali, cantine e cortili) e romanticismo lirico.

In questo racconto biblico in cui Kristic Rocco (il principe Mychkine diStupido), Ottimista e pronto a fare qualsiasi sacrificio per fare del bene, il pessimista Simone, sconsiderato, animale e violento, vittima e carnefice, la tragedia è inevitabile, patetica. Ma la fine è aperta e la scelta marxista del fratello minore Siro resta un possibile esito di un mondo migliore.

Luchino Visconti, Rocco BrothersE il È andato in onda mercoledì 12 maggio alle 20:50 su C8 (2:57).

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