Quartararo ancora minacciato da Bajnaya per vincere il suo secondo titolo mondiale

Quartararo ancora minacciato da Bajnaya per vincere il suo secondo titolo mondiale

Fabio Quartararo ha appuntamento questo fine settimana in Emilia-Romagna. Nello stesso circuito di Misano nel 2021, lo scorso ottobre Nisswa è diventato il primo francese a vincere il titolo di Campione del Mondo MotoGP.

“Ovviamente resta un bel ricordo, ma dobbiamo concentrarci sul campionato di quest’anno”, ha comunque sottolineato il pilota Yamaha prima di approdare sulle rive dell’Adriatico.

Famiglia Bagnaia, vincitrice degli ultimi tre medici

“El Diablo” ha ancora un buon margine in vetta alla classifica mondiale grazie ad un impressionante secondo posto conquistato dieci giorni fa in Austria: 32 punti di vantaggio su Alex Espargaro (Aprilia) e 44 punti su Bagnaia (Ducati), al via dell’ultimo terzo della stagione (totale 20 gare).

Il 23enne campione in carica resta diffidente nei confronti dello spagnolo, al massimo non in Austria (6° posto) dopo la caduta. Ma ancor più dell’italiano, “l’uomo delle ultime gare e l’uomo da battere”, come è stato recentemente chiamato.

Perché “Pecco” è in ottima forma, con cinque vittorie già all’attivo in questa stagione, di cui tre negli ultimi tre Gran Premi in Olanda, Gran Bretagna e Austria. E il 25enne ha statistiche impressionanti con 9 vittorie nelle ultime 19 gare.

La sua mente è ancora fragile e qualche bug di inizio stagione (cadute in Qatar, Le Mans e Germania) gli ha impedito di stare al volante di un Quartararo con meno successi (3) ma con maggiore regolarità.

Ducati a sostegno di Bagnaia

Bagnaia, secondo in campionato lo scorso anno dietro a Quartararo, non ha però rinunciato al titolo: “Penso di aver capito le ragioni dei miei errori di inizio stagione… Oggi sto usando il cervello”, conferma. Chi ha vinto la gara di San Marino l’anno scorso.

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L’altro vantaggio dell’italiano è quello di poter contare su un “pacchetto” Ducati con le sue otto moto iscritte in classe (le due moto “ufficiali” di Bagnaia e Jack Miller e quelle dei team satellite Pramac, VR46 e Gresini).

“Qualunque pilota Ducati in condizione di vincere dovrebbe farlo. Chiediamo solo che non tenti un attacco serio a Bagnaya, rischiando di abbattere i piloti”, ha sottolineato il direttore sportivo del marchio italiano Paolo Ciabati, recentemente interrogato da Repubblica su un potenziale “gioco di squadra” in Ducati.

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