Preferiti e favoriti del nostro inviato speciale

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Le Roux ha segnato una meta durante la partita. Clement Mahudou/AFP

Due settimane prima dei quarti di finale, il Sudafrica non solo ha timbrato il biglietto, ma ha anche trovato un gol, al 100% nella rete di apertura di Hendry Pollard.

Inviato speciale a Marsiglia

Preferito

50° Capitano della Kolisi

Capitano di Ramsey, se mai ce n’è stato uno, Siya Kolisi ha festeggiato questa sera il suo 80esimo posto da titolare per guadagnarsi il 50esimo. Il primo capitano nero degli Springboks, la terza fila, che è passato dalla “città” alla vetta del rugby, ottiene un po’ più a fondo in questa leggenda. Sport stasera. È difficile ricordare che solo pochi mesi fa la sua partecipazione alla Coppa del Mondo è stata messa a repentaglio da un infortunio al ginocchio. Dopo essere tornato in forma, ha fatto la sua comparsa con 12 contrasti, di cui solo uno mancato.

Il Sud Africa si è qualificato ai quarti di finale

Era previsto, è ufficiale. Segnando il bonus offensivo, il Sud Africa si è qualificato. Con un totale di 15 punti, Scozia e Irlanda potrebbero teoricamente unirsi agli Springboks sabato prossimo, se gli scozzesi migliorassero con una vittoria e un bonus irlandese. Ma in questa formazione la media dei gol gioca a favore del Sud Africa. Resta ora da vedere chi sarà lo sfidante ai campioni del mondo. Con ogni probabilità saranno gli azzurri a dover sfidare i sudafricani, a riposo dopo due settimane senza partite… a meno che non perdano contro l’Italia venerdì prossimo. Un’altra possibilità è che la Scozia sconfigga l’Irlanda e la privi del bonus difensivo. In questo caso il Sudafrica finirebbe primo nel girone e potrebbe affrontare gli All Blacks. Una sfida enorme, qualunque cosa accada!

Il Sudafrica trova il marcatore

Era atteso in questo campo e Handre Pollard non ha deluso. Fin dall’inizio ha gestito una transizione difficile e ha permesso alla sua squadra di condurre 7 a 3. Dopo il fallimento ai piedi di Manny Leboque nelle prime due partite, il ritorno del marcatore vincente degli Springboks è arrivato al momento giusto. Rientrato nel gruppo dopo il ritiro del tallonatore Malcolm Marks, è una risorsa che potrebbe rivelarsi decisiva nei quarti di finale. Tanto più che durante la partita, Handre Pollard, che non è stato ancora dichiarato in forma al 100%, ha gestito una partita abbastanza pulita, con diversi bei rigori e alcune belle ispirazioni, come questo tiro interno al 48° minuto che porterà a ulteriori… Tempo di gioco a fine partita. Prova bonus. È uscito al 51′ e ha segnato 8 punti con i piedi ed è stato un modello. Il suo sostituto, Manny Leboc, fino ad allora impreciso, è riuscito nelle ultime tre palle perse, anche se erano calci d’angolo!

Il big match di Ben Temifuna

Il Velodromo dello Stadio non ha sbagliato a tifare per il capitano tongano che è uscito al 54′ e ha praticamente guidato da solo la sua squadra per quasi un’ora. Accuse impressionanti, decisione saggia e autore del primo tentativo, crea la svolta che dopo qualche tempo porterà al secondo tentativo di Ikali Tahi. Con cinque contrasti e 18 metri con la palla in mano, è stato fantastico!

Colpi di artiglio

Tonga non può farlo

Certamente non meritavano di attaccare la partita a pieni voti. Hanno anche segnato i primi punti della partita. Ma il passo era ancora una volta troppo alto per gli uomini del Pacifico. Sostenuti da uno stadio pienamente impegnato nella loro causa, i tongani si dimostrarono troppo imprecisi, troppo sterili, per destare sospetti in Sud Africa. Inseriti in un girone particolarmente difficile, gli manca ancora una partita per chiudere il Mondiale in bellezza, contro una squadra molto meno costosa, la Romania, reduce da tre sconfitte con una media di 80 punti subiti.

Un paio di posizioni al di sotto delle aspettative

Come Pita Ahke del Tolosa, il placcatore inesperto con una corsa di 22 metri che porterebbe alla quinta meta del Sud Africa, la coppia di centri che forma con Malakai Fikitwa, per quanto allettante sulla carta, non avrà mai successo. Goffi in attacco, carenti in difesa, i due ex All Blacks non hanno saputo giocare il rugby che ci si dovrebbe aspettare da loro.

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