Pokljuca | Gli azzurri vincono la staffetta mista

Pokljuca |  Gli azzurri vincono la staffetta mista

Il weekend sloveno si chiude in bellezza per la squadra francese. Il quartetto tricolore composto da Fabien Claude, Quentin Villon-Maillet, Anis Chevalier-Bouchet e Julia Simon, ha vinto senza discussioni la staffetta mista 4×7,5 km di Pokluca, ottava vittoria nell’esercizio (1+7 ). Grazie a questo successo, i Blues dominano la classifica delle major. Paese promettente in questo campo, l’Italia occupa il secondo posto (+24″, 0+7), davanti alla Svezia, e il terzo (+47″, 1+5). Senza le sue stelle, la Norvegia non potrebbe fare meglio del sesto posto (+1’41”, 1+12).

Penna che cade nel caos

Pokluka

Quick Axe e Simon hanno completato il successo del tricolore

31 minuti fa

Sembrava che stessimo andando verso una partita a cinque. Privata dei migliori elementi (Roeiseland, fratelli Boe, Laegreid), la Norvegia non ha più alcun margine nella competizione. Determinate ad assumere il ruolo di campioni, Svezia e Germania hanno messo sulla carta due gironi competitivi, come un’ambiziosa squadra francese con la leader assoluta della Coppa del Mondo Julia Simon come ultima tedofora. In mezzo a tutto questo, l’Italia non può restare fuori, a patto che l’inquadratura segua.

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Anche meglio del previsto. Con i migliori tiri complessivi dei favoriti all’arrivo (0+7), il quartetto di cross-season è riuscito a legare la squadra francese fino all’ultimo. Tribù abitative, ho assunto il loro status. Perfettamente girato da Fabien Claude, il sequel francese non ha mai abbandonato i ruoli principali, anche quando i frequenti limiti fisici di Quentin Fillon Maillet potrebbero metterlo fuori dagli schemi. Perché se il Jurassin ha sofferto in pista, è andato anche a correre il giro di penalità, come i suoi avversari il norvegese (un giro), lo svedese (un giro) e soprattutto il tedesco (due giri).

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La Francia assume, l’Italia prende la storia

Fortunatamente, Anais Chevalier-Bouchet aveva un coltello tra i denti e non esitò a mordere Dorothea Ferrer dalle prime porzioni superiori. In condizioni quasi perfette sui materassini (il piccone), Iséroise ha sbaragliato la concorrenza in pista, offrendo uno dei materassi più comodi per l’atleta più sportivo del momento (-32 pollici). Ancora saldamente sul divano (5/5), Julia Simon ha gestito perfettamente il comando, rinunciando volontariamente a tempo in salita prima di mantenere il distacco nelle sezioni in discesa.

Una tribuna finale domata con il power (pick) e il grembiule giallo di Coppa del Mondo ha coronato nel migliore dei modi una tappa slovena che non li ha visti uscire dal podio. Alle spalle della sportiva di Les Saisies, Lisa Vittozzi ha inseguito i suoi demoni nel tiro obliquo (5/5) ed è arrivata seconda all’Italia, che si prepara ai Mondiali. Elvira Oeberg, autrice di riprese impeccabili per tutto il weekend (40/40), ha permesso alla svedese di salire sul podio al terzo posto. I dirigenti non si sono fatti ingannare, la Norvegia (6°), ma sarà sicuramente la nazione da battere ai Mondiali di Oberhof (Germania).

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