Più di 67.000 migranti sbarcati in Italia nel 2021

Circa 440 migranti salvati da una nave Sea-Watch sono stati autorizzati a sbarcare in Sicilia, ha detto venerdì l’ONG tedesca, portando il numero degli arrivi nella penisola a oltre 67.000 nel 2021.

“Le autorità italiane hanno assegnato il porto di Pozzallo in Sicilia come luogo di sbarco (…) A una settimana dalla nostra prima operazione di salvataggio, le 440 persone soccorse a bordo saranno finalmente autorizzate a sbarcare”, ha esultato Sea-Watch sul suo account Twitter.

La nave dell’ONG, che pattuglia la costa della Libia dal novembre 2017, è una delle numerose navi noleggiate dalle ONG per venire in aiuto delle imbarcazioni di fortuna che trasportano migranti dall’Africa verso l’Europa.

Già questa settimana il ministero dell’Interno italiano aveva autorizzato la Geo Barents, noleggiata da Medici senza frontiere (MSF) e con 558 migranti sopravvissuti a bordo, ad attraccare al porto siciliano di Augusta.

Di solito, dopo le procedure sanitarie e amministrative, i migranti vengono posti in quarantena.

Secondo il ministero dell’Interno italiano, sono già sbarcati in Italia 67.040 migranti nel 2021, contro i 34.154 del 2020, ma molto meno del 2016, segnato da un numero record di 181.436 arrivi.

Secondo i dati dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) arrestato il 26 dicembre, dall’inizio dell’anno più di 114.500 migranti sono riusciti a raggiungere l’Europa, concentrandosi in Italia, Grecia, Spagna, Cipro e Malta.

Il numero degli arrivi via mare è superiore al 2020, anno in cui sono stati registrati 95.031 arrivi, ma resta ancora lontano dal picco di oltre un milione di persone osservato nel 2015.

L’UNHCR stima inoltre che 1.839 persone abbiano perso la vita o siano scomparse tentando la traversata quest’anno.

READ  Italia - Strada - Filippo Zana, incoronato: "Tutto funzionava perfettamente"

You May Also Like

About the Author: Cosimo Fazio

"Evangelista di zombi. Pensatore. Creatore avido. Fanatico di Internet pluripremiato. Fanatico del web incurabile".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *