morte dell’ex presidente Giorgio Napolitano

morte dell’ex presidente Giorgio Napolitano

Con il nostro corrispondente da Roma, Anne Treca

Per 70 anni Giorgio Napolitano ha guidato l’evoluzione della sinistra in Italia. Ex leader del Partito comunista, nel 1978 fu il primo comunista accolto a Washington. Contro Mosca quello che Henry Kissinger definì “ il mio comunista preferito » aveva scelto la socialdemocrazia europea di cui divenne un fervente sostenitore.

Primo comunista eletto a diventare Presidente della Repubblica, fu rieletto anche capo dello Stato. Cosa molto rara in Italia. Nel 2011, nel pieno della crisi finanziaria, prese atto del fallimento di Berlusconi e lo sostituì con l’ex commissario europeo Mario Monti. Era l’epoca dei “governi presidenziali”, personalità non elette scelte per le loro competenze tecniche quando l’Italia era sull’orlo della bancarotta.

Tanto da dispiacere a una parte della sinistra per la quale Napolitano ha teso il braccio alla Costituzione, ritirando i poteri prevalentemente onorifici finora attribuiti ai presidenti della Repubblica. Ma per la maggior parte degli italiani, il Paese oggi piange un grande statista che seppe salvare il Paese dalla bancarotta.

L’attuale presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato l’impegno europeo dell’ex deputato di Strasburgo, che ha guidato “ battaglie importanti per lo sviluppo sociale, la pace e il progresso in Italia e in Europa In un telegramma alla vedova, papa Francesco ha salutato un uomo che aveva dedicato la sua azione politica alla preservazione” unità e armonia “dal suo paese.

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