L’italiano Mario Draghi in Libia per ‘ricostruire una vecchia amicizia’

Martedì il capo del governo italiano Mario Draghi ha incontrato le autorità libiche, l’ultima visita di un funzionario europeo in questo Paese che sta cercando di districarsi da un decennio di conflitto.

Questa è la prima visita all’estero di Mario Draghi da quando è diventato capo del governo un mese e mezzo fa. Una “prova dell’importanza delle relazioni storiche tra i nostri due Paesi”, ha affermato Draghi durante una conferenza stampa a Tripoli a fianco del nuovo premier libico Abdelhamid Dbeibah.

“Questo è un momento unico per la Libia” con il nuovo governo unificato incaricato della transizione e l’opportunità di “ricostruire quella che è una vecchia amicizia e una vicinanza che non ha mai conosciuto una pausa”, ha aggiunto. Draghi ha ricordato che l’Ambasciata italiana è stata “l’unica” rappresentanza diplomatica europea “aperta durante tutti questi lunghi anni di conflitto”. “Il presupposto per poter andare avanti con coraggio è che il cessate il fuoco continui e sia rigorosamente rispettato”, ha proseguito, riferendosi all’accordo siglato tra le parti in conflitto nell’ottobre 2020..

Sulla questione migratoria, Draghi ha espresso la sua “soddisfazione” per i soccorsi effettuati al largo della Libia, che rappresenta un importante punto di passaggio per decine di migliaia di migranti che cercano ogni anno di raggiungere le coste italiane, alcune lontane dal Mediterraneo. 300 km dalla costa libica.

L’Italia, ex potenza coloniale, è per la Libia un partner commerciale di primo piano, in particolare nel campo degli idrocarburi, con una presenza significativa del colosso italiano Eni in questo ricco Paese petrolifero africano. “Le pratiche di interesse comune sono numerose. Dobbiamo riattivarle rapidamente”, ha dichiarato dal canto suo Dbeibah. “Per rafforzare la cooperazione economica e commerciale tra i due Paesi, speriamo che (Roma) riapra il suo spazio aereo alle compagnie libiche”.

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La Libia conosce da qualche settimana un intenso balletto diplomatico europeo, e nel pomeriggio a Tripoli è atteso anche il premier greco, Kyriakos Mitsotakis.

Il Paese sta cercando di districarsi da un decennio di conflitto, dalla caduta nel 2011 del regime di Muammar Gheddafi, un caos segnato dall’esistenza di potenze rivali, violenze sanguinose e la presenza di milizie e gruppi jihadisti. Il nuovo esecutivo, che dovrebbe consentire di chiudere questo capitolo, è nato da un processo Onu avviato a novembre, messo in orbita a febbraio, prima del voto di fiducia in Parlamento lo scorso marzo.

Martedì il premier italiano Mario Draghi ha incontrato le autorità libiche, ultima visita di un funzionario europeo nel Paese che cerca di districarsi da un decennio di conflitto. di Mario Draghi da quando è diventato capo del governo un mese e mezzo fa. Una “prova dell’importanza dei rapporti storici tra i nostri …

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