L’Italia commemora il crollo del ghiacciaio della Marmolada nelle Dolomiti

L’Italia commemora il crollo del ghiacciaio della Marmolada nelle Dolomiti

Diversi eventi sono previsti in Italia questo fine settimana e lunedì, un anno dopo la valanga nelle Dolomiti che ha causato la morte di 11 persone. Lunedì sarà celebrata una messa e sarà svelata una targa commemorativa.

Il 3 luglio 2022 è crollato un enorme blocco del ghiacciaio della Marmolada, la vetta più alta delle Alpi italiane che culmina a 3.300 metri. Circa 63.300 metri cubi di ghiaccio sono rotolati giù dalla montagna, raggiungendo una velocità di 80 metri al secondo. Questa valanga di ghiaccio e rocce aveva portato via diverse cordate che facevano la scalata di questo ghiacciaio. Persero la vita nove italiani e due cechi. Otto persone sono rimaste ferite.

Il ghiacciaio era stato indebolito dal riscaldamento globale oltre che dalle temperature record registrate lo scorso anno in Italia, 10°C in cima alla Marmolada il giorno prima del disastro. Le alte temperature ne hanno accelerato lo scioglimento e l’acqua si è accumulata sotto la calotta glaciale, rendendola instabile.

Proseguono le indagini sulle cause del crollo, ma il mese scorso è stata fatta cadere la pista di possibile negligenza da parte delle autorità. Le analisi hanno dimostrato che l’incidente era imprevedibile.

Una decisione logica, afferma l’esperto alpinista Reinhold Messner. Se gli alpinisti più esperti potevano sospettare che il ghiacciaio potesse essere crollato a un certo punto, nessuno è stato in grado di stabilire una scadenza precisa, ha spiegato Messner al quotidiano La Repubblica.

A 78 anni e noto per le sue scalate delle vette più alte del mondo, a volte senza l’ausilio dell’ossigeno, il veterano ha ricordato che in montagna il rischio zero non esiste.

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