Le persone con questa caratteristica rara hanno lo stesso nonno, rivela uno studio – La Nouvelle Tribune

Le persone con questa caratteristica rara hanno lo stesso nonno, rivela uno studio – La Nouvelle Tribune

Gli occhi azzurri sono una caratteristica rara e meravigliosa, presente solo nell’8-10% della popolazione mondiale. Questa rarità potrebbe essere spiegata da un’origine comune, come suggerito da un recente studio scientifico. Secondo i ricercatori dell’Università di Copenaghen, tutte le persone con gli occhi azzurri discendono dallo stesso antenato, vissuto tra i 6.000 e i 10.000 anni prima della nostra era.

Per giungere a questa conclusione, gli scienziati danesi hanno analizzato i dati genetici di 800 volontari con gli occhi azzurri provenienti da Danimarca, Giordania e Turchia. Nonostante la diversità geografica di questi individui, il 99,5% di loro condivideva una mutazione specifica nel gene HERC2. Questa mutazione è responsabile del colore blu dell’iride, che contrasta con il colore marrone più comune dei primi esseri umani.

Il colore degli occhi è determinato dalla melanina, un pigmento presente anche nella pelle e nei capelli. Gli occhi azzurri derivano da una diminuzione della quantità di melanina nell’iride. I ricercatori hanno scoperto che una mutazione nel gene HERC2 influenza la produzione di melanina, portando alla comparsa di quel caratteristico colore blu. Questo risultato indica che questa mutazione si è verificata in un particolare individuo, che ha poi trasmesso questa caratteristica alla sua prole.

Lo studio evidenzia l’unicità degli occhi azzurri e la loro storia genetica relativamente recente. Prima che apparisse questa mutazione, probabilmente tutti gli esseri umani avevano gli occhi marroni. Le differenze nelle sfumature del blu sono minori rispetto a quelle degli occhi marroni, rafforzando l’idea che gli occhi azzurri provengano da un’unica mutazione recente.

Gli scienziati continuano a discutere sulla data esatta della comparsa di questa mutazione genetica. Tuttavia, grazie alle collezioni antropologiche, si stima che questa mutazione sia avvenuta tra 6.000 e 10.000 anni fa, vicino al Mar Nero.

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