L’arresto di “Piccerella”, il capo della cosca napoletana

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Di solito, in Italia, si parla soprattutto di boss mafiosi. Ma questa volta è stata arrestata all’aeroporto di Roma Ciampino una donna, Maria Lisiardi, a capo del potente clan camorrista, la mafia napoletana.

Con il nostro corrispondente a Romae Anne Le Nir

Piccola, magra e dall’aspetto gracile, da cui il soprannome napoletano “Piccerella”, la giovane Maria Lisiardi, 70 anni, non ha mostrato resistenza quando i Carabinieri l’hanno arrestata poco prima che si dimettesse, dirigendosi verso la Spagna.

Direbbe solo queste parole: Sono solo un semplice calzolaio ». Il semplice calzolaio, infatti, è la sorella del compianto presidente Gennaro Liciardi, capostipite dell’omonimo clan.

Dopo aver trascorso otto anni in carcere, “Piccerella”, nel 2009, ha rilevato gli affari del clan il cui principale caposaldo, a Napoli, era il quartiere Secondigliano, completamente deserto.

Il clan inizialmente si era specializzato nel traffico di contraffazione, poi ha proceduto al contrabbando di droga e, ovviamente, al riciclaggio di denaro sporco.

“Piccerella”, soprannominata anche “Mamma Camorra”, è accusata di commissione mafiosa, estorsioni, occultamento e truffa all’asta.

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