La scomparsa di Achille Mori, figura di spicco della scena editoriale e culturale italiana

La scomparsa di Achille Mori, figura di spicco della scena editoriale e culturale italiana

È stato un grande maestro e una figura di spicco nel panorama culturale ed editoriale italiano. Si è spento mercoledì 11 gennaio a Rosario, in Argentina, Achille Mauri, presidente della holding Messagerie e della Scuola per Librai Umberto ed Elisabetta Mauri, che è stato allo stesso tempo un appassionato editore, produttore, sceneggiatore, scrittore e viaggiatore. Aveva 83 anni.

Difficile per chi non conosce il mondo dell’editoria in Italia immaginare l’importanza simbolica di un uomo come lui, sottolineata in sostanza dallo scrittore Paolo Di Stefano, nel suo Corriere della Sera12 gennaio. Professionalmente e famigliarmente Achille Mori è stato al centro della vita intellettuale e artistica italiana della seconda metà del Novecento.H secolo.

Sua madre, Maria Luisa Bompiani, aveva una figlia Valentino Bompiani, fondatore delle omonime edizioni. Suo padre, Umberto Mori, era un produttore al Teatro Eugenio Ionesco. Sua sorella era sposata con lo scrittore e sociologo Ottiero Ottieri (1924-2002). Pier Paolo Pasolini (1922-1975) era innamorato del fratello, artista e artista visivo Fabio Mori (1926-2009), uno dei maestri dell’avanguardia italiana degli anni Sessanta. Insomma, fin dall’infanzia Achille Mori era circondato da intellettuali ed estetisti, tanto che sembrava naturale che la sua esistenza fosse anche all’insegna dell’arte e della creatività.

Nato il 4 settembre 1939 a Rimini, Achille Mori inizia la sua carriera nel 1957 con Mondadori, ma nel 1965 fonda la propria casa che pubblica opere sui pittori Lucio Fontana (1899-1968), Enrico Bagge (1924-2003) ed Enrico Castellani (1930-2017) e Fabio Mori. La sua curiosità intellettuale è tale che i suoi interessi continuano a moltiplicarsi. Dopo l’interesse per periodici ed enciclopedie, intraprende la produzione cinematografica e televisiva fondando la società Pontaccio, che collabora con la RAI. Tra le sue opere più notevoli: Fascino africanoun cortometraggio sulle tradizioni voodoo, basato su un viaggio nell’ex regno di Dahomey (Benin) e Officina dell’Olimpo (1999) del regista argentino Marco Peches, un film pluripremiato sui centri di detenzione segreti della dittatura militare argentina (1976-1983).

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Parallelamente Achille Mauri collabora con il gruppo editoriale e distributivo Messaggerie Italiane. Fondata a Bologna nel 1914 sullo stile dei corrieri Hachette e controllata dalla sua famiglia dal 1937, la holding è oggi la numero tre del suo settore. Attraverso GeMS (Gruppo Editoriale Mauri Spagnol) diretto dal nipote Stefano Mauri, possiede innumerevoli case editrici, alcune delle più antiche e prestigiose d’Italia, come Bollati Boringhieri, Longanesi, Garzanti, Ponte alle Grazie, TEA, Corbaccio e Vallardi. ..

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