“La mafia vive dove spendiamo e dove controlliamo”.

“La mafia vive dove spendiamo e dove controlliamo”.

HIn Francia l’arresto di Mathieu Messina Denaro dovrebbe essere l’occasione per parlare dello straordinario potere della mafia. Confrontiamo le maggiori fonti di reddito: l’economia criminale è l’unica che può competere con l’economia petrolifera. Solo in Italia il patrimonio del narcotraffico è stimato in 400 miliardi di euro, secondo un’ampia indagine condotta dalla Direzione Nazionale Antimafia nel 2020.

In un tale contesto è evidente l’inadeguatezza del dibattito politico e della politica internazionale, ancora molto rara. Più di ogni altra cosa, l’Europa deve dibattere su questa questione: come riesce l’economia illegale ad avvantaggiarsi sull’economia legale al punto da metterci in questa situazione molto pericolosa in cui non possiamo più tracciare i confini tra di loro?

Ma di organizzazioni criminali, di mafia e dei loro interessi si parla solo quando un sanguinario latitante viene catturato dopo trent’anni di latitanza. Inoltre, dopo il trambusto di questi primi giorni, scommetto che il silenzio sarebbe tornato piuttosto in fretta.

Leggi anche: Il materiale è riservato ai nostri abbonati Sulle tracce di Matteo Messina Denaro, ultimo padrino della mafia siciliana

Matteo Messina Denaro, l’ultimo re del clan Corleonesi, l’ultimo rappresentante della mafia appartenente al passato, fa parte di questa generazione che ha attaccato lo Stato attraverso la lotta al terrorismo. Perché Cosa Nostra di Totò Riina, a cui Matteo Messina Denaro aderì così fermamente, decise negli anni ’90 di mettere in campo una strategia così violenta? Perché è convinta che lo Stato non sia altro che una conseguenza di un’organizzazione criminale, che le porta le schede elettorali e, in molti casi, si sceglie i propri funzionari, dirigenti e sindaci.

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Leader atipico

Oppure, ce même Etat finit pourtant par ne plus pouvoir protéger Cosa Nostra: for the première fois, grace au pool antimafia de Palerme condotto dai magistrati Giovanni Falcone et Paolo Borsellino, il a en son sein des ennemis capaces de s’opposer a lei.

Questa parte del Paese decide di attaccare Cosa Nostra, che poi moltiplica le stragi con l’obiettivo di far retrocedere la giustizia e assolvere gli arrestati. In questi anni, in cui il gruppo antimafia conduce le sue indagini, le sue esecuzioni, i sequestri e le bombe che distruggono l’Italia intera, lancia un messaggio chiaro allo Stato: “Torna indietro, lascia che l’organizzazione faccia i suoi affari e, soprattutto , mantieni la tua parola – dacci la tua protezione in cambio dei voti che Cosa Nostra ti porta – Altrimenti non avrai pace.

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