La destra italiana si sta già preparando dopo Draghi

La destra, anzi la destra, ha la meglio in Italia. Le intenzioni di voto prevedono una vittoria schiacciante per una potenziale coalizione che riunirebbe la Lega Populista di Matteo Salvini, i Fratelli d’Italia post-fascisti di Giorgia Meloni e Forza Italia di Silvio Berlusconi. Quasi un italiano su due si fida di questa alleanza il cui equilibrio tra le parti è stato profondamente sconvolto. Perché prima di intraprendere la battaglia per le elezioni legislative – previste per il 2023 ma che potrebbero svolgersi prima – all’interno dello stesso campo conservatore si stanno svolgendo le prove di forza. Dal declino fisico e politico del Cavaliere, il cui partito personale è crollato al 7%, il suo delfino onnipresente è stato Matteo Salvini. L’importante leader della Lega rappresentava il nuovo “uomo forte” della Destra di cui il Paese aveva bisogno. Dopo aver portato il suo partito intorno al 30% nei sondaggi, la sua cacciata dal governo nell’estate del 2019 lo ha fatto scendere di quasi 10 punti, circa il 20%. Mantiene il favore dei sondaggi, tutti i partiti messi insieme, ma ora è tallonato da Giorgia Meloni.

Giorgia Meloni sovverte le gerarchie della coalizione di destra

La formazione postfascista Fratelli d’Italia guidata da questa carismatica romana sulla quarantina ha continuato a guadagnare terreno. Quando nel febbraio scorso si è formato il governo di unità nazionale di Mario Draghi, lei si è rifiutata di farne parte. La scelta dell’opposizione, che lei è l’unica a incarnare, ha giovato al suo partito che ora è testa a testa con la Lega e supera di poco il Pd che si ferma al 19%. Abbastanza per alimentare la sua ambizione di diventare la prima donna presidente del consiglio. Il Corriere della Sera, che mette in evidenza il suo “ operazione di superamento A scapito di Matteo Salvini, insiste invece sulla sua intenzione di “iinvertire la gerarchia nella coalizione di destra ».

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Una federazione di centrodestra

È quindi per mantenere il controllo che Matteo Salvini ha proposto un’unione dei gruppi parlamentari di Lega e Forza Italia. Una “federazione” che seduce Silvio Berlusconi. Gli permetterebbe di interpretare il ruolo di ” nobile padre Da destra. Ha ancora viva la speranza di diventare presidente della Repubblica il prossimo febbraio, lasciando Matteo Salvini al posto di Mario Draghi. ” La federazione in cui tutti i partecipanti saranno uguali punta a rafforzare l’opera di governo in Italia e in Europa per combattere chi vuole aumentare le tasse o favorire l’immigrazione » ha spiegato Matteo Salvini. La sua proposta ha suscitato la resistenza di alcuni cacicchi di Forza Italia che temono un” annessione “. Giorgia Meloni, che è naturalmente esclusa, la guarda con sospetto ma senza ostilità”. Non mi è chiaro perché ho sempre pensato che le differenze tra le parti fossero un valore aggiunto. Le fusioni fredde comportano rischi e benefici. Questo non si fa contro di me ma contro la sinistra Nonostante la loro divergenza, i diritti italiani si stanno già mettendo in ordine di battaglia, dimostrando ancora una volta il loro pragmatismo.

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