La crescita italiana sfugge alle aspettative, esulta Georgia Meloni

La crescita italiana sfugge alle aspettative, esulta Georgia Meloni

Come la Germania, l’Italia ha deluso le aspettative lunedì e ha registrato una crescita superiore alle attese nel terzo trimestre, una benedizione sinonimo di entrate fiscali che aumentano i margini di bilancio per il nuovo presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

L’eredità lasciata dal predecessore, Mario Draghi, è maggiore del previsto: tra luglio e settembre il PIL è cresciuto dello 0,5% rispetto al trimestre precedente, come aveva previsto il precedente governo.lieve calodi attività.

La crescita italiana è superiore alla media europea

La crescita italiana è sopra la media per l’Eurozona (+0,2%) e la Germania, che venerdì hanno fatto registrare, contro ogni aspettativa, un aumento del PIL dello 0,3%. “Questa buona notizia è senza dubbio dovuta al recente balzo dei consumi delle famiglie, soprattutto nei servizi come il turismo, e ai forti investimenti.Nicholas Nobile di Oxford Economics ha commentato ad AFP.Ma come altri paesi dell’eurozona, l’Italia è destinata a scivolare in recessione questo inverno tra l’aumento dei tassi di interesse e l’aumento dell’inflazione‘, rilassato.

In ogni caso, la sorpresa del terzo trimestre è arrivata giusto in tempo per Georgia Meloni, leader del partito postfascista Fratelli d’Italia, che dovrà completare il suo primo bilancio in tempi record per presentarlo all’Europa Commissione entro fine novembre.

bilanciamento del verbo

Giovedì dovrebbe fare una prima visita a Bruxelles, dove sarà ricevuta dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen, e avrà molto da fare per impegnarsi sul suo desiderio di ridurre il deficit pur mantenendo le sue costose promesse elettorali. Alleanza.

Tanto più che questo equilibrio si verifica in un contesto globale di alti tassi di interesse, inflazione record, crisi energetica e guerra in Ucraina.

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L’ascesa al potere di Meloni in Italia, principale beneficiaria del piano di ripresa dell’UE e fervente sostenitrice del primo ministro nazionalista ungherese Viktor Orbán, ha sollevato serie preoccupazioni in Europa.

Meloni ha una politica finanziaria diversa da quella di Draghi

Durante la campagna elettorale, ha promesso di non far saltare in aria il bilancio di un paese che era stato a lungo minato da una crescita debole e da un debito massiccio. Se il governo Draghi prevede per il prossimo anno un deficit pubblico del 3,4% del Pil, Giorgia Meloni intende alzare l’asticella: secondo la stampa italiana punta a un deficit del 4,5%, ovvero 21 miliardi di euro. in debito.

Gran parte del budget sarà destinato a misure volte ad alleviare i prezzi elevati dell’energia per le imprese e le famiglie, una priorità assoluta per il nuovo governo.

a piccole dosi

Nella manovra il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, ex ministro di Draghi e rappresentante dell’ala moderata della Lega (l’estrema destra) di Matteo Salvini, che deve adottare un approccio prudente e applicare misure elettorali a piccole dosi.

Pertanto, il provvedimento imprenditoriale del consorzio, un’estensione della flat tax del 15% per gli imprenditori automatizzati con un reddito annuo di 100.000 euro invece degli attuali 65.000, potrebbe essere inizialmente limitato.

Tale flat tax, contraria al sacro principio della progressività e così onerosa per le finanze pubbliche, potrà essere successivamente applicata ad altri redditi.

Devono inoltre essere svincolati fondi per consentire l’abbassamento dell’età pensionabile che, in assenza di nuove azioni, passerà automaticamente da 64 a 67 nel 2023, come previsto da una riforma del 2011.

“La sfida sarà assicurarsi il supporto della Lega”.

Matteo Salvini ha già trovato la soluzione: secondo lui basta per recuperare un miliardo di euro”Sospendendo per sei mesi il reddito di cittadinanza (reddito minimo per i gruppi più poveri) per i 900.000 beneficiari che sono in grado di lavorare e che hanno già percepito per 18 mesi“.

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Ma l’ultima parola andrà a Giorgia Meloni. Per lei, “La sfida sarà garantire che la Lega sia sostenuta con una parziale neutralizzazione del suo leader, che potrebbe rendere difficile il raggiungimento dell’immagine di serietà che intende mostrare.Ha commentato Sofia Tosi, analista di Credit Agricole.

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