Kjaer-Eriksen, il legame oltre la rivalità Milan-Inter

Entrando in campo per il derby di Milano di domenica (ore 20.45), il difensore danese dell’AC Milan Simon Kjaer avrà sicuramente un pensiero per il suo connazionale dell’Inter Christian Eriksen, ancora lontano dal campo cinque mesi dopo l’arresto cardiaco.

La leggendaria rivalità tra rossoneri e nerazzurri per loro non esiste più: il solido difensore e l’elegante leader sono legati a vita dall’immensa paura dell’Euro, il 12 giugno, quando si è sospeso il respiro di un intero Paese. e milioni di telespettatori.

A Copenaghen, durante la prima partita dei Vikings, Eriksen era svenuto, vittima di un arresto cardiaco. Il suo capitano Kjaer era stato uno dei primi ad accorrere a metterlo in posizione laterale di sicurezza, intervento ritenuto decisivo poco prima dell’arrivo dei soccorritori, poi aveva saldato i giocatori danesi a semicerchio attorno al n.10 inanimato.

“Non ho salvato una vita, ho dato una mano, come tutti i miei compagni di squadra. Quello che mi rende sereno è che sta bene”, ha assicurato di recente Simon Kjaer, al gruppo televisivo Mediaset.

L’episodio aveva ulteriormente accresciuto la sua statura a Milano. L’ex residente a Lille, inserito nella lista dei 30 nominati per il Pallone d’Oro per la prima volta in carriera, a 32 anni, ha appena prorogato fino al 2024.

La rivalità Inter/Milan si era spostata al secondo posto. Kjaer era stato salutato dai giocatori nerazzurri – “Complimenti a Simon, un capitano e un uomo vero”, ha scritto l’italiano Nicolo Barella – e dai loro tifosi, che gli avevano dedicato uno striscione.

– Futuro all’estero? –

Eriksen, 29 anni, è tornato in Italia ad agosto, poche settimane dopo l’impianto di un defibrillatore, un dispositivo per prevenire il rischio di morte improvvisa.

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Sotto contratto fino al 2024, “Chris” resta ufficialmente un giocatore dell’Inter. Arrivato a gennaio 2020, ha finito per vincere all’inizio del 2021, in particolare grazie a una punizione sinonimo della vittoria contro il Milan (2-1) in Coppa Italia a gennaio.

Ma rivederlo su un prato di serie A resta per il momento improbabile, in quanto indossare il pacemaker è, in Italia, una controindicazione alla pratica del calcio professionistico.

L’Inter aveva indicato quest’estate che il suo giocatore avrebbe “seguito il programma di riabilitazione preparato dagli specialisti di Copenaghen”, ma senza commentare ulteriormente le sue possibilità di rigiocare in Italia.

La più probabile, in questa fase, è vedere Eriksen, se vuole continuare la sua carriera, andare all’estero, in un campionato che consenta di indossare il defibrillatore.

Questa opzione è menzionata dall’Inter in una comunicazione finanziaria interna, destinata agli investitori e citata dai media la scorsa settimana: “Sebbene le condizioni attuali del giocatore non gli consentano di avere il via libera medica in Italia, potrebbe essere possibile in altri Paesi”.

– Risarcimento FIFA –

Il Corriere dello Sport ha parlato di un possibile ritorno all’Ajax Amsterdam, dove Eriksen ha esordito tra i professionisti (2010-2013). L’Ajax ha un giocatore che ha anche un dispositivo cardiaco, il nazionale olandese Daley Blind.

Ciò consentirebbe a Eriksen di poter continuare la sua carriera, prospettiva sulla quale diversi specialisti sono rimasti però molto riservati quest’estate.

L’Inter potrebbe trovare lì il suo conto sportivo, con un possibile scambio con il portiere camerunese André Onana, secondo Tuttosport.

Gli consentirebbe anche di liberarsi dall’onere finanziario del suo stipendio più grande. Anche se, su questo aspetto finanziario, non c’è assoluta urgenza, visto che dovrebbe essere interamente risarcito per un anno, con un sistema assicurativo Fifa.

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Un protocollo prevede un risarcimento per i club i cui giocatori sono vittime di un “incidente”, compreso l’arresto cardiaco, durante la loro liberazione forzata per le selezioni. Il compenso è limitato a un massimo di un anno, con un tetto di 7,5 milioni di euro, appunto lo stipendio annuo del danese stimato dalla stampa.

Contattata dall’Afp, l’Inter si rifiuta di comunicare ufficialmente sulla situazione di Eriksen, in particolare “per rispetto della sua situazione”.

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