il governo è stufo dei radar

il governo è stufo dei radar

L'Italia, campione europeo per numero di autovelox, sta avviando una riforma della sua politica di controllo stradale.

Italia: tre volte più radar che in Francia!

Con più di 11.000 radar sparsi sul suo territorio, L’Italia detiene il primato europeo in questo ambito. Un arsenale impressionante che, secondo lo stesso governo italiano, possiedesarebbe servito più alle casse comunali che alla sicurezza degli utenti. Questa situazione ha spinto le autorità a riconsiderare il loro approccio. Per confrontare, La Francia ha solo 4.500 radar.

Di fronte al crescente malcontento popolare, il governo di Giorgia Meloni ha deciso di prendere l’iniziativa. L'annunciata revisione del Codice della Strada mira a questo regolamentare in modo più rigoroso l'installazione e la gestione dei radar. Lo sottolinea Matteo Salvini, vicepremier l’importanza di prendere di mira le aree veramente pericolosecome i dintorni di scuole e ospedali, anziché vedere spuntare i radar sulle strade principali, percepite come trappole per gli automobilisti.

Una nuova regola sulle foto degli autovelox

Tra le misure chiave, il previsto divieto degli autovelox nelle zone a bassa velocità e la centralizzazione della loro gestione per evitare abusi a livello locale. L'obiettivo di queste iniziative è quello di enfatizzare la prevenzione piuttosto che la punizione. Ma non è tutto: La tutela della privacy entra in gioco anche con la nuova normativa sulle foto scattate dagli autovelox.

Nell'interesse della tutela della privacy, L'Italia ha deciso di non inviare più foto radar ai delinquenti. Una misura che vale sia per i locali che per i turisti. Questa decisione è stata motivata da casi imbarazzanti in cui sono stati immortalati passeggeri indesiderati. Un’iniziativa che, se parte da una buona intenzione, mi lascia perplesso sul suo reale impatto sulla sicurezza stradale.

READ  Italia, Slovenia, Ucraina e Olanda raggiungono i quarti di finale

You May Also Like

About the Author: Cosimo Fazio

"Evangelista di zombi. Pensatore. Creatore avido. Fanatico di Internet pluripremiato. Fanatico del web incurabile".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *