Festival Internazionale del Cinema di Amman: selezionati 5 film tunisini

Festival Internazionale del Cinema di Amman: selezionati 5 film tunisini

Cinque film tunisini, di cui quattro in concorso ufficiale, sono in prima linea nella terza edizione del concorso Festival Internazionale del Cinema di AmmanAwal Film (Amman International Film Festival, AIFF) in programma dal 20 al 27 agosto nella capitale giordana, Amman.

A Second Life (A Second Life) di Anis Lasoud, Ghadda (Tomorrow) di Dhofar Abdeen e Stream (Fouwald) di Mehdi Hamili sono stati selezionati tra gli 11 film del Concorso Lungometraggi. My Mohamed Is Different, diretto da Inas Marzouk, nel concorso lungometraggi documentari, in cui sono stati selezionati 8 film.

Bonne Mère di Hafsia Herzi, coproduzione Tunisia-Francia, sarà esclusa dal concorso. Appare nella sezione “Incontro con il cinema franco-arabo”, che mostra film o film coprodotti con la Francia.

Tra centinaia di candidature è stata selezionata una selezione di 50 lungometraggi e documentari provenienti da 29 paesi. Tutte le opere selezionate sono produzioni nazionali e coproduzioni internazionali uscite nel 2021 e nel 2022.

I film arabi competono nei tre concorsi per lungometraggi, documentari lunghi e cortometraggi. Un concorso internazionale dedicato ai film stranieri al di fuori della regione araba.

The Black Iris è l’onore più alto del festival. I vincitori delle varie competizioni riceveranno anche un importo fino a $ 20.000.

Il festival si aprirà con il film “Pace by Chocolate” del canadese Jonathan Kejser e l’ultimo film interpretato dal compianto Hatem Ali, mentre la chiusura vedrà la proiezione del cortometraggio vincitore in questa versione.

Il festival ha annunciato un programma ricco e variegato che include attività dedicate ai professionisti del cinema tra cui registi, attori e attrici oltre a esperti e produttori internazionali.

Il festival si svolge presso il Royal Film Commission (RFC) Open Air Theatre, Taj Cinemas e Drive-In Cinemas in Abdali Square. Altri spettacoli sono previsti in tutto il Regno nelle regioni di Irbid, Aqaba e Salt.

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Ecco il programma completo pubblicato sul sito del festival:

Quiz arabo
Lungometraggi

Una seconda vita per Anis Lassaoud (Tunisia)
Costa Brava, Libano, foto di Mona Akl (Libano)
Figlie di Abdul Rahman – Zaid Abu Hamdan (Giordania).
Joy di Darren J. Salam (Giordania)
Domani per Dhofar El Abidine (Tunisia)
La vita mi sta bene, regia di El Hadi Ouled Mohanad (Marocco)
Our River… Our Sky di Maysoon Pachachi (Iraq)
Soad Layten Amin (Egitto)
Sola de Sala Assad (Algeria)
I romanzi di Mehdi Hamili (Tunisia)
Moglie del becchino – Khader Ahmed (Somalia).

Lungometraggi documentari

I Capitani Zaatari – Ali Al-Arabi (Egitto)
Nicolas Khoury (Libano) ha fallito
Piccola Palestina, Diario di un assedio di Abdullah Al-Khatib (Libano)
Mohamed Mokhtlab – Inas Marzouk (Tunisia)
Coccodrillo del Nilo di Nabil El-Shazly (Egitto)
Take Me to the Cinema di Baqir Juffair (Iraq)
The Blue Inmates, Zeina Daccache (Libano)
Le mogli appese di Meryem Addo (Marocco)

film brevi

18/11 di Medhat Maged (Egitto
Memoria alternativa: Lynn Abdo (Giordania)
Arwa di Jumana Al-Durr (Giordania)
Muhammad Mansur Bantustan (Palestina)
Champollion Street, Note urbane di Asma Ibrahim (Egitto)
Echi di Julian Coopersi (Libano)
Missione Muhammad Dabbas (Giordania)
La voce di mia madre per la campagna di Mourad (Algeria)
Paradiso di Chris Akouri (Libano)
Un luogo che è stato localizzato da Narges Rafik Karim (Libano)
Attraversando il quartiere palestinese Reimagined by Zain Wahba (Giordania)
Modificato da Muhammad Al-Ghadban (Iraq)
Il fiore e lo specchio di Amin bin Musa (Marocco)
Quando il mare era blu – Amr El Seyoufi (Egitto).
Karam Awadat Inverno (Giordania)
Ya Majanah di Mehdi Moussaoui (Libano)

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concorrenza internazionale

Piccolo negozio disegnato da Michael Borodin (Russia, Slovenia, Turchia)
Bussare a Frieda Kempf (Svezia)
La vita di Ivana, di Renato Borio Serrano (Guatemala, Russia, Norvegia, Finlandia, Estonia)
Stadio Laura Wandel (Belgio)
Preghiera per la rubata Tatiana Huizu (Messico, Germania, Brasile, Argentina, Svizzera, USA)
Soy Libre di Laure Portier (Francia, Belgio)
Transito – Firenze Mailla (Francia, Repubblica Ceca, Germania)
The Promise Leonardo Dovezzano (Italia, Olanda, Giordania)
Zalfa di Arslan Amiri (Iran)

Dipartimento di sociologia franco-araba:

Navigatore di montagna per Karim Ainouz (Algeria, Francia, Germania, Brasile)
La buona madre – Hafsia Herzi (Tunisia, Francia)
Like Me di Dina Amer (Egitto, Francia, USA) (da confermare)
The River – Ghassan Salhab (Libano, Francia, Germania, Qatar)

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