“Dante è il padre della lingua italiana”

INTERVISTA – Storico, specialista in storia medievale e storia militare, Alessandro Barbero è l’autoreStorie di crociate e di La battaglia dei tre imperi.

LE FIGARO. – In occasione del 700e anniversario della morte di Dante, il Presidente della Repubblica Italiana e anche il Papa hanno celebrato l’autore della Divina Commedia. Cosa rappresenta ancora oggi Dante per gli italiani?

Alessandro BARBERO. – Gli italiani sanno che hanno la fortuna di avere in Dante uno dei più grandi scrittori della storia dell’umanità, come gli spagnoli hanno Cervantes, l’inglese Shakespeare oi tedeschi Goethe.

E i francesi?

È vero che è più difficile trovare uno scrittore francese che superi visibilmente tutti gli altri. Di recente, un amico francese mi ha suggerito Victor Hugo. Ma questo grande poeta è lo stesso strettamente legato alla storia della Francia più che alla storia universale. Ci sono molti grandi scrittori in Francia, ma non hanno la dimensione di Dante o Shakespeare.

Eppure si dice che Dante sia anche uno scrittore nazionale, strettamente legato alla formazione dell’Italia.

È una visione poetica che il Risorgimento ha cercato di diffondere

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