“C'è ancora domani”, quando le donne italiane si ribellano

“C'è ancora domani”, quando le donne italiane si ribellano

Il fenomeno del cinema in Italia, dove ha registrato 5,5 milioni di visualizzazioni dalla sua proiezione alla Festa del Cinema di Roma. C'è ancora domaniDi Paola Cortellisi È davvero il film miracoloso come veniva pubblicizzato, che si riallaccia al grande cinema italiano di ieri pur riuscendo a essere inconfondibile oggi? Con 18.000 entrate in Ticino, il distributore locale Morandini Film ha comunque deciso per una volta di fare colpo e di provarci a livello nazionale. Lo apprezziamo, ma ci dispiace che non sia un film migliore. Generoso e alquanto originale, è la sua produzione che fatica a ispirare.

L’idea di un film ambientato nell’Italia dell’immediato dopoguerra e girato in bianco e nero come ai bei tempi del neorealismo era molto attraente. Segue la storia di Delia (la stessa Cortellese), moglie di Ivano (Valerio Mastandrea) e madre di tre figli, con il vecchio suocero costretto a letto in casa. Roma rimase povera e i soldati americani pattugliavano ancora le strade.

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About the Author: Drina Lombardi

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