Quest’estate, il servizio fotografico “Liberation” mette in evidenza il lavoro di 36 fotografi contemporanei sul tema della trasformazione. Oggi, la senegalese Eva Diallo prende la rotta di partenza per l’Europa.
È il racconto di viaggio “Bulol” in lingua polare (o fulani). Da una parte c’è chi si propone di conquistare i propri sogni; D’altra parte, quelli che sono rimasti con il vuoto. Per raccontare questo filo che attraversa il Mediterraneo, la fotografa Eva Diallo ha percorso la stessa strada che sua cugina e migliaia di altre hanno fatto dal Senegal per tornare in Europa. Qui presentiamo i primi due capitoli del viaggio dal nord del Paese alla regione orientale al confine con il Mali, Kedougou.
St. Louis, 2019. “Coloro che hanno attraversato la traversata vendono i propri sogni ai propri cari a casa. Le chiamate tanto attese da una parte del Mediterraneo e dall’altra vengono catturate”.
Lodi, 2019. “In questo primo capitolo era importante chiarire cosa lasciano i giovani che intraprendono la strada. Una madre, dei fratelli o anche una fidanzata”.
St. Louis, 2019. “Per andare dal Senegal al sud Italia, due miei cugini hanno attraversato Mali, Burkina Faso, Niger e Libia. Grazie alle loro testimonianze ho potuto ripercorrere questo viaggio attraverso sei paesi e tra due continenti .”
Kédougou, 2019. “Il secondo semestre del mio lavoro inizia qui, a Kédougou, nel sud-est del Senegal. È la grande città più vicina al confine con il Mali e si trova a 563 km da Bamako.”
Kédougou, 2019. “Mio cugino ha vissuto qui per quattro anni prima di intraprendere il suo viaggio migratorio verso l’Europa. In questa città è riuscito a lavorare sodo per raggiungere l’importo necessario per finanziare il suo viaggio”.
Kédougou, 2019. “Era fondamentale per me dedicare un capitolo a questa città attraversata dal fiume Gambia. Il posto di frontiera attraverso il quale è passato mio cugino è ad Al-Musalla, un piccolo villaggio attraverso il quale passano migliaia di camion e pendolari ogni anno .”
Kédougou, 2019. “Attesa alle fermate, pazienza, risparmio di energia e denaro. Contrabbandieri, passeggeri, compagni di viaggio…”
Kédougou, 2019. “Il mio obiettivo è raccogliere foto spontanee dei luoghi che ho visitato. I momenti in cui ho vissuto, con o senza qualcuno della mia famiglia”.